Politica

Papa Francesco e papessa Meloni agli Stati Generali della natalità... e del grottesco

Oggi si sono conclusi a Roma, tenutesi ovviamente nell'auditorium di via della Conciliazione, i lavori della seconda delle due giornate degli Stati Generali della natalità, organizzati dagli estremisti del cattolicesimo di destra, sdoganati - consapevolmente o meno - dalla presenza di papa Francesco.

Ma prima che Stati Generali della natalità, l'evento avrebbe dovuto esser titolato Stati Generali del grottesco.

I motivi sono ben evidenti.

Ieri, il ministro per meriti di parentela, Francesco Lollobrgida, nonostante sia stato incaricato di occuparsi di agricoltura e nonostante abbia ammesso di essere un ignorante (non è chiaro però a cosa sia dovuta la carenza relativa alla sua mancanza di istruzione) ha comunque preteso di intervenire all'evento per dire la sua sulla natalità: 

"Credo sia evidente a tutti che non esiste una razza italiana, è un falso problema quello d'immaginare un concetto di questa natura. Esiste però una cultura, un'etnia italiana, quella che definisce la Treccani: raggruppamento linguistico culturale, che oggi immagino si tende a tutelare. Noi abbiamo un incremento demografico mondiale e tanti vorrebbero venire a vivere in Italia, allora perchè preoccuparsi delle nascite in Italia? Se la risposta è incrementare la natalità, probabilmente è per ragioni legate alla difesa di quell'appartenenza a cui molti sono legati, ovvero la cultura italiana, al nostro modo di vivere".

Visto che ha citato Treccani, ecco come Treccani nel vocabolario indica il termine etnia:  "In etnologia e antropologia, aggruppamento umano basato su caratteri culturali e linguistici. Spesso usato, nel linguaggio giornalistico, con il sign. di minoranza nazionale, gruppo etnico minoritario".

Mentre nell'enciclopedia, Treccani conclude così l'excursus sul termine:

"Il gruppo etnico viene percepito nell'immaginario collettivo come un aggregato sociale omogeneo, i cui membri condividono una cultura, una storia, una lingua, un territorio, una religione ecc. e rivendicano per questo una identità comune. Molti studiosi (principalmente antropologi culturali e storici) hanno viceversa sottolineato il carattere arbitrario e costruito delle appartenenze etniche, evidenziando i fenomeni politici che sono alla base della nascita dei gruppi etnici. Più che una comune ‘sostanza', gli appartenenti a un gruppo etnico condividerebbero una contrapposizione con altri gruppi etnici o nazionali".

Poi se si deve far parlare la scienza, in base al DNA, la pura etnia italica che vuol preservare Lollobrigida è in realtà contaminata da quella greca e italiana meridionale, da quella iberica, da quella europea settentrionale, da quella occidentale, da quella nordafricana. 

Pertanto, quale di queste il cognato più famoso d'Italia voglia preservare non è chiaro.

Oggi, poi, l'apertura dei lavori è stata condizionata dalla presenza di due papi, il papa ufficiale, Bergoglio, e la papessa in fieri, Giorgia Meloni, vestita con un tailleur beige (molto chiaro) su cui aveva indossato un soprabito bianco... una papessa di fatto. Un caso? Una disattenzione? No. Tutto era assolutamente studiato e voluto.

Da mesi Giorgia Meloni va in giro con abiti scuri, persino neri. Non è solo una questione di forma istituzionale, ma anche una questione di forma fisica. Lo stress parlamentare, non riuscendo a farla crescere in altezza, la fa però crescere in larghezza e, per far notare il meno possibile i numerosi chili da lei accumulati, la premier si veste sempre di scuro.

Oggi, invece, doveva far vedere al popolo che lei e il Papa sono... come dire...  culo e camicia e così ecco il tailleur beige e il soprabito bianco.

Già questo di per sé è più che sufficientemente grottesco... ma non basta, bisogna aggiungerci anche quello che Meloni ha detto:

"Vogliamo una nazione in cui fare un figlio è una cosa bellissima, che non ti toglie niente e non ti impedisce di fare niente. Per decenni la cultura dominante ci ha detto il contrario, è arrivato il momento di invertire la tendenza. Vogliamo una nazione in cui non è scandaloso dire che, al di là delle legittime scelte personali, siamo nati tutti da un uomo e da una donna, che la maternità non è in vendita, che gli uteri non si affittano e i figli non si scelgono come fossero prodotti da banco.  Se le donne non avranno la possibilità di realizzare il desiderio di maternità senza rinunciare a quello professionale non è che non avranno pari opportunità, non avranno libertà. Il governo ha messo figli, mamme e papà al centro della sua azione: è una nostra priorità assoluta per fare in modo che l'Italia abbia un futuro, migliore rispetto a questo presente incerto. Vincere l'inverno demografico, ha detto il Papa, è combattere qualcosa che va contro le nostre famiglie, la nostra patria, contro il nostro futuro. Santità, noi amiamo le nostre famiglie, amiamo la nostra patria, crediamo nel nostro futuro e faremo fino in fondo la nostra parte".

Il grottesco, anche in questo caso, è tanto evidente da esser inutile da commentare, se si pensa che questa signora è stata al governo per numerosi anni e ancor di più i partiti che fanno parte della sua maggioranza. Adesso, vuol far credere che la denatalità sia un problema dovuto alle scelte di altri. Nella stessa occasione ha parlato anche di lavoro dignitoso... mentre pochi giorni fa ha licenziato un decreto in cui ha sdoganato il precariato, persino riportando in auge i famigerati voucher, che era già stato più che dimostrato quanto fossero dannosi, essendo un ulteriore incentivo nel favorire la precarietà. 

E la conclusione alla Dio, patria e famiglia è ancor più grottesca di quanto detto in precedenza.

E del Papa che si è prestato allo sdoganamento dei "camerati" cattolici non vogliamo dir niente?

Ieri Francesco ha ricordato con un messaggio la 109ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, oggi è andato a fare il piacione dai (post)fascisti, perché questi sono quelli riuniti negli Stati Generali della natalità, a dir loro che la natalità, così come l'accoglienza, non vanno mai contrapposte perché sono due facce della stessa medaglia.

Però, la papessa che gli siedeva accanto, per evitare l'accoglienza si è inventata persino di ostacolare le attività delle navi umanitarie, rendendo statisticamente più frequenti le morti in mare di coloro che attraversano il Mediterraneo... neonati compresi. 

E questo non dovrebbe esser giudicato grottesco?

E come se non bastasse, a fine intervento, il folle regista che ha organizzato l'evento ha mandato sul palco una decina di bimbi che si sono gettati sul Papa, persino abbracciandone l'immenso pancione. Forse voleva citare il Gesù del Vangelo che chiamava a sé i pargoli, ma a molti ha fatto venire in mente gli abusi dei preti nella Chiesa Cattolica.

Tanto per aggiungere ulteriore grottesco al grottesco.

Autore Piero Rizzo
Categoria Politica
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