Quando i sui Cittadini cercano confronti diretti con il Comune è come piantare chiodi nell'acqua
Siamo come Oliver Twist che chiede "Per favore Signore, ne vorrei ancora!"
Proprio così! Quando ci rivolgiamo alla nostra amministrazione comunale per chiedere che tolgano di mezzo degrado ed incuria, facciamo proprio la figura di Oliver Twist che, con il cucchiaio in mano, chiede un'altra porzione di zuppa.
Noi Cittadini abbiamo sempre "fame" di vedere la nostra bella Perugia nelle migliori condizioni possibili.
Ma facendo questo chiediamo l'impossibile? Noi di "Perugia: Social City" crediamo proprio di no! Anzi; ci sembra addirittura di chiedere il minimo di ciò che chi gestisce la nostra città, debba fare per venire incontro alle esigenze dei suoi amministrati.
Credendo, con la consapevolezza della nostra superficialità, di chiedere solo quel minimo che l'occhio attento del Comune, dovrebbe avere riguardo alla tenuta del verde pubblico; della raccolta dei rifiuti che lascia molto a desiderare per la quantità di immondizia, lasciata accanto ai cassonetti appositi da gente poco consapevole e civile, senza che al passaggio dei mezzi addetti venga prontamente tolta da terra; dalla minima necessità di tenere le strade urbane in condizioni decenti; manto stradale, marciapiedi, abbattimento delle barriere architettoniche perché i diversamente abili possano usufruire di tutte la possibilità a loro necessarie e di altre problematiche da risolvere in modo impellente ed improrogabile!
Ed in questo articolo abbiamo intenzione proprio di mettere in rilievo lo stato pietoso della massima parte delle strade urbane.
È chiedere troppo? Pensiamo di no ma, alla nostra richiesta di un altro piatto di zuppa, ci sentiamo sempre rispondere che il nostro Comune fa fin troppo, stante "le mazzate" dei tagli dello Stato agli enti locali praticate da diversi anni! È vero? In parte si ed in parte no. È falso? In parte si in parte no. Tutto ha il risvolto nelle facce della medaglia.
In verità c'è da dire che da qualche anno, lo stanziamento di fondi, per questa necessità, c'è stato e qualche cosa è stata realizzata ma crediamo, noi di "Perugia: Social City", che i lavori fatti siano stati realizzati con una logica che è difficile a comprendere; come per esempio la priorità degli interventi sul ripristino del manto stradale nelle strade urbane più trafficate ed importanti; ciò che è l'argomento di questo articolo.
Un esempio per tutti? Eccolo!
La priorità di intervenire, vista a suo tempo, sulla strada di s. Vetturino, strada transitata quasi esclusivamente dai residenti, piuttosto che in via della Pallotta, strada importante centralissima e molto trafficata della prima menzionata; come, del resto, con la stessa logica applicata per altre strade!
Oppure mettere "toppe" di bitumatura sanando 299 buche ma lasciando la 300ma in buona vista!
In buona sostanza, per dirla chiara, il Comune di Perugia non ha un piano strutturato per questo enorme problema, muovendosi in modo estemporaneo secondo la logica di intervento a "macchia di leopardo", determinata dalle fievoli lamentele dei residenti che vedono solo le necessità della propria strada e del proprio quartiere!
Ma è anche vero che, con le nostre associazioni, ci comportiamo allo stesso modo pensando solo alla zona dove abitiamo e in maniera alquanto superficiale. Come? Limitandoci a fotografare le buche (quando non voragini) di dove mettiamo i nostri piedi senza avere un quadro completo della situazione della città, limitandoci solamente a brontolare senza intraprendere azioni che incidano veramente per fare in modo di mettere l'Amministrazione davanti alla propria responsabilità.
Giampiero Tamburi (Coordinatore “Perugia: Social City”)