Esordio azzurro ai Mondiali Argentina 78
2 giugno 1978
Inserita in un girone di ferro con l’Argentina, la Francia e l’Ungheria, la nazionale azzurra è attesa al debutto con la Francia il 2 giugno. Vagliate le condizioni dei giocatori, e non potendosi avvalere dello squalificato Cuccureddu, Bearzot decide coraggiosamente apportando tre variazioni rispetto alla ultima deludente amichevole con la Jugoslavia.
Dentro l'esordiente Cabrini al posto di Maldera molto considerato dalla stampa. Quindi il giovane Paolo Rossi al posto di Graziani a far coppia con Bettega. Infine ripropone Antognoni al posto di Zaccarelli.
Questa la formazione :
Zoff; Gentile, Cabrini, Benetti, Bellugi, Scirea, Causio, Tardelli, Rossi, Antognoni, Bettega.
A disposizione: Paolo Conti, Maldera, Zaccarelli, Claudio Sala e Graziani.
Calcio d’avvio, Michel Platini libera Six sulla sinistra. L’attaccante salta Gentile, poi anche l’accorrente Scirea e da fondo campo centra un pallone rientrante sul quale Zoff non tenta l’uscita: al centro Bellugi ha una clamorosa incertezza ed il piccolo Lacombe, con una bellissima deviazione di testa infila la palla in rete.
Gli azzurri pero si riprendono subito. A destra un Causio vivacissimo, Paolo Rossi crea pericoli per il lento Tresor, mentre Bettega si muove molto bene e l'esordiente Cabrini si inserisce alla sinistra con efficacia.
Il pubblico, rimasto per un poco in silenzio, per la botta a freddo dei francesi, trova slancio ed è spinto all’entusiasmo proprio dal gioco degli uomini di Bearzot.
Sulla reazione degli azzurri una punizione di Antognoni ribattuta dalla barriera: mette al centro Causio per Bettega che tenta la conclusione, ma è stoppato da Tresor.
Le repliche del transalpini si fanno sempre più rade, impostate soprattutto su Six, un giocatore dalle notevoli qualità e piuttosto imprevedibile. La pressione degli azzurri non si interrompe, tenta Bettega al 23′ di scattare sulla sinistra, ma è messo a terra e sulla punizione di Causio è ancora Roberto a cercare la deviazione di testa, ma la palla è troppo alta.
Il pareggio si concretizza al 29′ al termine di una azione convulsa e confusa. Lancio di Gentile dalla destra, rimessa al centro di Cabrini, Causio devia di testa la palla contro il montante alto, Tardelli ricaccia la palla dentro ma lo stesso Causio, inavvertitamente, respinge la palla Indietro; Rossi, rapidissimo, segna il punto del pari.
Galvanizzato, Pablito si lancia ancora in avanti con decisione su suggerimento di Antognoni. Il suo spunto è splendido, come il suo cross, ma Benetti, pur potendo prendere la mira, schiaccia la palla troppo centralmente tra le braccia del portiere.
Gli azzurri si ripresentano in campo con Zaccarelli al posto di Antognoni e mai cambio è stato più fortunato. Al 7′, dopo una serie di schermaglie a centrocampo, Paolo Rossi difende bene una palla sui tre quarti e lancia Gentile sulla destra. Il cross del terzino, rientrante, sfugge allo stesso Rossi ma è raccolto, al limite dell’area, da Zaccarelli che girato a rete con decisione di mezzo volo. La palla, colpita di destro con forza, si infila bassa sulla sinistra di Bertrand-Demanes. Siamo 2 a 1.
Veementi attacchi francesi.
Alla mezz’ora, gli azzurri capiscono di non poter continuare a difendere soltanto Il 2-1 e spostano il gioco nella metà campo avversarla, grazie soprattutto alla spinta potente di Gentile e di Cabrini sulle fasce laterali. Al termine di un’avanzata condotta da Zaccarelli sulla sinistra, la palla, dopo un batti e ribatti, finisce a Paolo Rossi, il quale però si trova troppo sul fondo e non riesce a concludere.
Mancano cinque minuti alla fine e i transalpini tentano il tutto per tutto. Prima si fa pericoloso Berdoll con una botta alta alla sinistra di Zoff, quindi un fendente dell’avanzante Bossis termina sul fondo sfiorando il montante della porta azzurra. Ancora due angoli e ancora mischie.
Per gli azzurri c’è ancora spazio per trovare la forza e lo spazio di un ultimo contropiede partitiye poi concluso da Causio.