Esteri

La variante Omicron sta mettendo in crisi l'Europa

La variante Omicron si sta diffondendo n Europa alla velocità della luce e nelle prossime due settimane, molto probabilmente, diventerà la variante dominante in tutto il continente, cosa che rende incomprensibili le misure di alcuni Stati - tra cui l'Italia - che chiedono l'esibizione di un tampone negativo anche a chi provenga da un altro Stato dell'Ue.

Per questo, venerdì sono state annunciate ulteriori restrizioni in Germania, Repubblica d'Irlanda e Paesi Bassi, per cercare di arginare il progressivo aumento di nuovi casi.

Il ministro della Sanità tedesco, Karl Lauterbach, nella conferenza stampa di ieri ha dichiarato ai giornalisti che il Paese deve prepararsi ad una sfida mai vista finora, indicando Francia, Norvegia e Danimarca come nazioni "ad alto rischio" a causa del progressivo aumento dei casi, giudicando forse meno gravi i 42mila casi registrati ieri nella Repubblica federale perché in diminuzione rispetto ai 50mila del giorno precedente.

La Francia ha chiuso i propri confini alle persone che provengono dal Regno Unito (se non per ragioni di assoluta necessità), mentre Italia, Grecia e Portogallo sono i Paesi che chiedono, a chi entri, di presentare un tampone negativo anche alle persone già vaccinate. 

In Francia il primo ministro Castex ha accorciato i tempi per la somministrazione della terza dose e annullato tutti gli eventi pubblici all'aperto previsti per le prossime festività natalizie.

Il Regno Unito si appresta a superare i 100mila casi giornalieri di  contagio, venerdì sono stati 93mila, con la pressione negli ospedali che sta crescendo in tutto il Paese, anche se il numero di decessi, per ora, è in calo.

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha avvertito di essere "incredibilmente preoccupato" per il livello del contagio registrato in città con i 26.000 nuovi casi che stanno mettendo in evidenza le carenze di personale nei servizi di emergenza della capitale. Nella sola Londra ci sono 1.534 pazienti Covid ospedalizzati, in aumento del 28,6% rispetto alla scorsa settimana.

I Paesi Bassi hanno annunciato un lockdown per il periodo natalizio che inizierà a partire da domenica. In olanda rimarranno aperti solo i negozi essenziali, mentre bar, palestre, parrucchieri e altri luoghi pubblici rimarranno chiusi almeno fino al 14 gennaio. Limiti nel numero massimo di persone sono stati imposti anche alle visite ad altri nuclei familiari. Le scuole resteranno chiuse fino al 9 gennaio. Il neo primo ministro Mark Rutte ha affermato che le restrizioni, le più rigorose finora annunciate in Europa, sono inevitabili. 

Autore Antonio Gui
Categoria Esteri
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