Milingo prepara un film sulla sua vita. Ma i preti sposati hanno un'altra storia. Milingo ha tradito la causa
La notizia (pubblicata qui) viene commentata dal Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati che aveva appoggiato il tentativo di riforma della Chiesa sui preti sposati.
Il Movimento, tuttavia successivamente ha preso le distanza da Milingo e dai suoi seguaci in relazione alla causa dei preti sposati. Causa tradita da Milingo e dai suoi seguaci che hanno tentato di contattare i preti in difficoltà di tutto il mondo per inserirli nella loro organizzazione con finalità lontanissime dalla giusta causa dei preti sposati e dal tentativo di riammissione al ministero che da decenni il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati richiede insistentemente al Papa e ai vertici Vaticani.
Mediaticamente la campagna di Milingo sui preti sposati è stata travisata dai suoi stretti collaboratori (con la presenza di infiltrati che hanno cercato di distruggere le giuste rivendicazioni del Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati).
Inoltre (v. caso Milingo al Chiambretti Night del 2009, in tv Milingo e i suoi seguaci hanno gettato cattiva luce sui preti sposati e il loro impegno. Ora a distanza di anni l'interesse verso Milingo potrebbe essere collegato a questioni ereditarie...
Il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati aveva preso le distanze da Milingo e dai suoi seguaci dopo la trasformazione in Prelatura del Movimento nato negli Usa nel 2006.
I preti sposati italiani dal 2003 portano avanti attraverso i media una intensa attività in difesa dei preti sposati e delle loro famiglie e dei loro diritti civili e religiosi.
L'ex arcivescovo, che il 13 giugno ha compiuto 93 anni, pare interessato al progetto dopo essere stato contattato dall'amico don Sergio Mercanzin, fondatore del centro Russia Ecumenica.
Il sacerdote spiega che "Milingo tiene a che il film documenti in maniera corretta la sua vicenda". E lo auspica anche il Movimento Internazionale dei preti sposati: "Non servono personaggi alla Milingo alla giusta causa dei preti sposati".