Cronaca

Salvini, tutto quanto fa propaganda: anche i processi

Ogni occasione è buona per farsi propaganda, anche un processo. Così Giorgio de Capitani, meglio conosciuto come il Don Giorgio "anti capitano", ex parroco di Monte di Rovagnate, ha commentato la prima udienza del processo che lo vede indagato per diffamazione nei confronti del segretario leghista.

Queste le sue parole:

«Oggi, lunedì 23 settembre 2019, ore 11, presso il Tribunale di Lecco. Dopo l’interrogatorio di Salvini Matteo che ha pensato bene di andarsene via tra gli inopportuni schiamazzi dei suoi fan leghisti, dopo che il Giudice monocratico Nora Lisa Passoni ha dichiarato rinviato il Processo per la mancanza di un testimone della parte lesa (che non era venuto senza che l'avvocato di Salvini avesse prima avvertito il Giudice della sua assenza), ho fatto una dichiarazione spontanea, da arrabbiato, dicendo più o meno così:

"Non mi sembra giusto aver rinviato il Processo per la mancanza di un testimone assente ingiustificato, e dopo che questo Processo è stato rinviato varie volte per l’assenza di Salvini. Sono venuto stamattina tra mille difficoltà, anche di salute, e succede che si viene e popi i Processi si svolgono a metà e rinviati".

Matteo Salvini ha fatto lo show come era da prevedere, come la prima donna, come se lui fosse il Giudice del Tribunale, dettando quasi legge.

Si è fatto bello dicendo che lui sarebbe pronto a ritirare la querela purché io chieda scusa e sborsi una certa cifra per i bisognosi. Mi ritirerò in un convento per riflettere sulla proposta, e dopo un anno di meditazione silenziosa darò la risposta. L’offerta ho già scelto a chi darla: ai primi profughi clandestini che arriveranno in Italia.

Durante l’interrogatorio Salvini rideva e rideva mostrando i suoi denti, rivolto verso il pubblico. Da perfetto idiota.

Il processo è stato rimandato all'11 novembre, ore 11. Senza la presenza, per fortuna, di Matteo Salvini».

 

Queste invece le parole di Salvini rilasciate alla stampa, mentre si faceva selfie con i supporter radunati per l'occasione dalla locale sezione della Lega: «Quando uno vomita insulti da 4 anni e non chiede scusa provo pietà umana» afferma l’ex ministro aspettando di essere convocato nella sala monocratica del Tribunale. «Anziché distribuire parole di saggezza e di amore mi augura la morte e mi insulta, dovrebbe chiedere scusa - aggiunge - se non lo fa lui spontaneamente qualcuno glielo farà fare».

Autore Vittorio Barnetti
Categoria Cronaca
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