Nuovi miracoli del governo Meloni: per Urso la benzina in Italia è la meno cara in Europa, mentre per la Santanchè tutti devono poter andare in vacanza
Negare o manipolare la realtà dei fatti, se ad opera della maggioranza di governo, è giocoforza uno strumento di propaganda... un mezzo per comunicare alle persona una realtà che sia la più conveniente possibile alla narrazione di un Paese in cui tutto è perfetto e tutto va bene.
In Italia, ormai, il problema va avanti da decenni, con alti e bassi a seconda di chi sieda a Palazzo Chigi e della maggioranza che sostenga il governo di turno.
Ad oggi sono al potere i (post) fascisti, persone che in pubblico pretendono di esser definiti conservatori mentre in privato si salutano come ai tempi del ventennio. Costoro, con il passare dei mesi e la convinzione che tutto gli sia permesso perchè adesso "comandano" - i (post) fascisti non conoscono la differenza tra governare e comandare, pensando che il significato sia lo stesso - adesso sono arrivati a sostenere una manipolazione della realtà con argomentazioni tanto opposte al vero da finire per essere persino surreali e diventare pertanto una palese presa in giro nei confronti degli italiani.
Più aumentano le difficoltà e i problemi per il governo Meloni, più aumentano i casi in cui i suoi rappresentanti ricorrono alla negazione o alla manipolazione della realtà per negare persino ciò che a tutti è ormai ben evidente.
Lo dimostrano i recenti casi del ministro Urso e della ministra Santanchè.
Veniamo ad Urso, ministro del "Mimit", che dopo aver appreso dai media che i prezzi della benzina sono in aumento tanto da aver raggiunto in un'area di servizio una cifra che si avvicina ai 3 euro, oggi se ne è uscito con questo comunicato stampa:
"In riferimento alle recenti dichiarazioni relative al costo dei Carburanti alla pompa – dichiara il Mimit – si precisa che il prezzo industriale della benzina, depurato dalle accise, è inferiore rispetto ad altri Paesi europei, come Francia, Spagna e Germania. È falso quanto affermano alcuni esponenti politici che il prezzo di benzina e gasolio sia fuori controllo.Il prezzo è oggi rispetto alla giornata di ieri – continua il ministero – sostanzialmente stabile e maggiore di 0,02-0,04 euro rispetto alla rilevazione di domenica. Si nota quindi un rallentamento del trend degli aumenti, dovuti alla crescita delle quotazioni internazionali, che si erano osservati nell'ultimo mese, a dimostrazione di come sia stata efficace in questi mesi l'azione del monitoraggio del Mimit e, a partire dal mese di agosto, lo strumento dell'esposizione del prezzo medio regionale che consente ai consumatori di scegliere dove rifornirsi, in trasparenza e consapevolezza. Le quotazioni internazionali medie della scorsa scorsa settimana "mostrano, rispetto al mese precedente, aumenti analoghi a quelli del prezzo alla pompa. In particolare: la quotazione internazionale del gasolio mostra un aumento di circa 12 centesimi rispetto a quattro settimane prima (nello stesso periodo il prezzo alla pompa è aumentato di circa 10 centesimi); la quotazione internazionale della benzina mostra un aumento di circa 6 centesimi rispetto a quattro settimane prima (nello stesso periodo il prezzo alla pompa è aumentato di circa 7 centesimi). È falso quanto affermano alcuni esponenti politici che il prezzo di benzina e gasolio sia fuori controllo – continua – anzi è vero il contrario: l'Italia ha fatto meglio di altri Paesi europei. Peraltro, appare davvero strano che se la prendano con una misura risultata pienamente efficace che ha consentito, in un sistema di mercato, di contrastare la speculazione, dando piena trasparenza e quindi consapevolezza e capacità di scelta al consumatore. Sono contrari anche alla trasparenza?" (fonte LaPresse)
Nell'immagine l'andamento del prezzo del greggio (praticamente quasi speculare tra WTI e Brent) negli ultimi 30 giorni. Come mostra il grafico, nonostante nell'ultima settimana il prezzo del greggio sia in discesa, quello della benzina è in aumento... anche quello minimo.
Inoltre, in base alle dichiarazioni di Urso - o chi per lui - gli italiani quando vanno a far benzina decidono, a seconda del loro buon cuore, se pagare o meno le accise? Per ultimo, nella rilevazione dei prezzi dal giorno 07/08/2023 al giorno 13/08/2023, il Mimit comunica che il prezzo medio della benzina è di 1.939,06 euro al litro, mentre in Francia è di 1,896, in Germania di 1,855.
E adesso veniamo alle prodezze della ministra del Turismo Santanchè che, fresca delle sue dichiarazioni al Senato sulla sua attività privata e in palese conflitto d'interessi con la gestione delle concessioni balneari, a ferragosto si è "fatta intervistare" dal Tg1 per dichiarare che il Governo sta lavorando per rendere le vacanze accessibili a tutti, per destagionalizzare e per rendere il turismo davvero la prima industria della Nazione.
Non soddisfatta, la Santanchè ha ritenuto doveroso fare anche i seguenti, provocatori, auguri:
"Buon Ferragosto a tutti, che sia una giornata di serenità e spensieratezza. Il Governo sta lavorando per avere più offerte turistiche possibili, perché tutti devono poter andare in vacanza. Ancora auguri!"
La premier Giorgia Meloni, che se la spassa in un residence pluristellato in Puglia, e la ministra Santanchè che da Forte dei Marmi distribuisce magnanimamente promesse di vacanze per tutti sono tra coloro che hanno tolto il reddito di cittadinanza a 200mila persone e negato il salario minimo a chi guadagna 4 o 5 euro lorde all'ora perché, secondo loro, se guadagnasse 6 euro netti farebbe fallire le imprese per cui lavora.
Ma qualcuno ha ancora voglia di farsi prendere per il... naso da questa gente oppure ritiene che questa gente, che non rinuncia a nessun beneficio, abbia il diritto di prendere per il... naso chi invece non ha neppure i soldi per mangiare?