Il Bepi è partito senza problemi. Lo hanno confermato le due agenzie spaziali, quella europea e quella giapponese che, utilizzando un vettore Ariane 5, dalla Guyana francese hanno lanciato nello spazio la navicella BepiColombo, cui è affidato il compito di raggiungere Mercurio nei prossimi sette anni.
La missione congiunta, che ha un costo di 1,3 miliardi di euro, prevede che la BepiColombo, dal nome dello scienziato padovano Giuseppe Colombo, arrivi a destinazione nell'orbita di Mercurio nel dicembre 2025.
Successivamente, dalla navicella saranno rilasciate due sonde - Bepi e Mio - che avranno il compito di raccogliere dati sulla superficie e sul campo magnetico di Mercurio. Le sonde sono progettate per sopportare temperature che hanno sbalzi termici da 430 gradi Celsius, dal lato del sole, a -180 gradi nella zona d'ombra.
La sonda Bepi, sviluppata dall'ESA, opererà nell'orbita interna di Mercurio, mentre la Mio, di cui si è occupata l'Agenzia spaziale giapponese, stazionerà nell'orbita esterna, indagando sull'evoluzione geologica del pianeta.
Non è la prima volta che una sonda si affaccia su Mercurio. In precedenza, la Nasa aveva inviato verso Mercurio il Mariner 10 che sorvolò il pianeta a metà degli anni '70 ed il Messenger, che, dopo 4 anni in orbita, ha terminato la propria missione nel 2015.
Come sottolineato dai responsabili delle due agenzie spaziali, la missione consentirà anche di fornire dati sull'origine del Sistema Solare e della Terra.