"Il commissario straordinario Eugenio Giani ha annunciato che martedì firmerà l’autorizzazione. Cosa molto prevedibile visto che, fin dall’inizio del procedimento, il presidente si è posto come soggetto autorizzatore: non ha mai dimostrato, infatti, di essere disposto a valutare nel merito il progetto e le relative criticità, come invece avrebbe dovuto responsabilmente fare. L’iter, così impostato, è profondamente manchevole: ecco allora che ci sono tutti i presupposti per impugnare l’autorizzazione di fronte al Tar. E lo faremo".

Questo è quanto dichiarato dal sindaco di Piombino il "patriota" meloniano Francesco Ferrari a commento del via libera da parte della Conferenza dei servizi annunciato dal commissario e presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, al via libera al rigassificatore di Piombino.

Il provvedimento prevede che la nave metaniera resterà nel porto del comune toscano per i prossimi 3 anni. Entro 45 giorni Snam dovrà indicare poi dove montare la piattaforma offshore per il GNL che rimarrà in funzione teoricamente per i prossimi 22 anni.

"Voglio arrivare ad approvare in Giunta - ha detto il presidente Giani - il memorandum Piombino che costituirà la base di intesa con il Governo presupposto per l'autorizzazione. Questo avverrà lunedì pomeriggio, e nelle ore immediatamente successive, tra lunedì sera e martedì mattina firmerò materialmente l'atto che consente a Snam di iniziare i lavori".

Secondo quanto riferito da Snam, la nave metaniera, rispettando tutte le prescrizioni, potrà iniziare ad operare a partire da aprile 2023.

Quella che si va prospettando a Piombino sembra diventare già la prima grana del governo Meloni, dato che il sindaco Francesco Ferrari è un esponente di Fratelli d'Italia.