Politica

La corretta informazione di Salvini: "Le varianti nascono come reazione al vaccino"

Matteo Salvini, quello che si è aggiustato un partito, la Lega, per diventare presidente del Consiglio, stamani era ospite de L'Aria che tira, trasmissione tv in onda al mattino su La7.

Tra le tante amenità (in senso ironico), con cui Salvini ha promosso il buon umore degli ascoltatori, degna di nota è quella relativa al vaccino, "soprattutto" quando ha dichiarato che 

"Le varianti nascono come reazione al vaccino. È il mestiere del vaccino. Se io provo ad ammazzare il virus lui prova a reagire variando, mutando..."

Per chi non non volesse crederci...

Ma di bestialità (in senso reale), Salvini ne ha dette molte durante l'intervista, oltretutto pretendendo di voler fare "informazione corretta"!

D'altra parte, il "geniale" possibile premier Matteo Salvini, ieri in visita a Catanzaro per la presentazione delle liste elettorali del centodestra in Calabria in vista delle amministrative di ottobre, aveva dichiarato:

"Oggi ho fatto la seconda dose di vaccino, posso togliere la mascherina. Sono tranquillo, credo".

Ma come fa ad essere tranquillo se lui stesso ritiene che, seppur vaccinato, può contagiarsi e, quindi, contagiare altre persone? Oltretutto, perché la seconda dose abbia "effetto", devono trascorrere almeno due settimane dalla sua somministrazione. 

Ma dopo tutto questo tempo, come è possibile che uno che pretende di voler guidare una nazione da 60 milioni di persone non abbia ancora imparato ciò che persino i muri sanno ripetere a memoria?

Autore Gino Tarocci
Categoria Politica
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