L’azienda, leader nella manutenzione aeronautica, ha ottenuto la gestione di due hangar presso l’aeroporto Costa Smeralda. Frutto dell'accordo con Alisarda Real Estate, il progetto rappresenta una svolta strategica per Atitech, che punta a creare un centro di eccellenza per la manutenzione dei business jet. Gianni Lettieri: “Novità assoluta nel panorama italiano”.


Gianni Lettieri: “Con Olbia acceleriamo verso polo italiano della manutenzione”

L’espansione ad Olbia segna un passaggio cruciale nella strategia di Atitech portata avanti dal Presidente Gianni Lettieri, che da sempre ha come mission quella di riportare in Italia la manutenzione aeronautica a 360°. L’obiettivo del nuovo Polo sardo è presto detto: diventare punto di riferimento in Europa per i business jet, un settore in cui l’Italia è ancora poco presente. Nel dettaglio, il progetto prevede la gestione degli hangar Avio1 e Avio2 per i prossimi dieci anni, spazi che verranno ristrutturati per ospitare sei baie dedicate alla manutenzione di base e due baie per la ristrutturazione degli interni degli aerei. Oltre alla manutenzione ordinaria, Atitech punterà sulla specializzazione nell’allestimento e rifinitura di jet privati, in linea con le esigenze di un settore in forte crescita a livello globale. Olbia sarà quindi il primo Polo manutentivo del Paese a concentrarsi esclusivamente sui jet privati, una scelta strategica che punta a colmare una lacuna del settore. "Oggi, per effettuare la manutenzione di un business jet, spesso bisogna rivolgersi a strutture situate molto a nord dell’Europa", ha dichiarato Gianni Lettieri, evidenziando il ruolo strategico che il nuovo hub ricoprirà per la Sardegna e per l’intero territorio nazionale. L’investimento non si limiterà alla sola creazione di infrastrutture: Atitech intende infatti sviluppare collaborazioni con il settore della nautica, riconoscendo le similitudini tra le lavorazioni di lusso applicate agli yacht e quelle necessarie per i business jet. "Gli arredi, le finiture e i componenti nautici sono molto simili a quelli utilizzati nell’aviazione privata", ha spiegato l’imprenditore, anticipando una possibile sinergia tra i due settori.


Gianni Lettieri: assunzioni, formazione e partnership locali i pilastri della strategia di Atitech

Uno degli aspetti più significativi del nuovo polo di Olbia riguarda sicuramente il potenziale occupazionale. Atitech ha già avviato il processo di selezione per 300 nuovi lavoratori, con un piano che prevede l'assunzione di molti ex tecnici di Air Italy, la storica compagnia aerea olbiese, ex Meridiana e Alisarda. "Questa operazione ci permetterà di recuperare un patrimonio di competenze tecniche straordinarie", ha sottolineato Gianni Lettieri, aggiungendo che molte delle figure professionali coinvolte nel progetto avranno un ruolo chiave nel rilancio del settore manutentivo locale. Il coinvolgimento delle istituzioni locali e delle scuole sarà fondamentale per la formazione delle nuove leve. Atitech collaborerà con l’Università di Cagliari e altri centri di ricerca locali per offrire percorsi di formazione specifici volti a ottenere le certificazioni necessarie per operare in un settore altamente specializzato come quello della manutenzione aeronautica. Nel frattempo, il cronoprogramma per la realizzazione del polo è stato già definito: gli hangar Avio1 e Avio2 saranno consegnati entro ottobre, mentre le prime operazioni di manutenzione sono previste per la primavera successiva. Le prime 20 assunzioni sono già partite e altrettanti contratti saranno firmati entro la fine dell’anno. L’obiettivo di Atitech, tuttavia, è molto più ambizioso: Gianni Lettieri prevede che il numero di assunzioni possa crescere fino a diverse migliaia nei prossimi anni, trasformando il polo di Olbia in un vero e proprio centro di eccellenza europeo.