Si è svolto nel pomeriggio di giovedì il Consiglio dei Ministri n. 36, convocato a Palazzo Chigi, dove al primo punto dell'ordine del giorno vi era l'approvazione del decreto legge con

"misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza  del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19  e il rafforzamento del sistema di screening (PRESIDENZA - SALUTE - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - LAVORO E POLITICHE SOCIALI - GIUSTIZIA)".

Il decreto è stato approvato all'unanimità, con il sì anche dei ministri leghisti.

Il provvedimento con l'obbligo del Green pass per tutti i dipendenti, sia del pubblico che del privato, entrerà in vigore a partire dal 15 ottobre e avrà validità fino al 31 dicembre, data indicata dal Governo come fine dell'attuale stato di emergenza.

Per coloro che non dovessero adeguarsi  scatterà la sospensione e il blocco dello stipendio dopo 5 giorni di accessi al luogo di lavoro senza certificazione. Sanzioni anche per i datori di lavoro che non controlleranno.

In alternativa al vaccino, il certificato verde può essere ottenuto - anche se per breve durata - con il tampone. Da qui l'obbligo per le farmacie di effettuare tamponi a prezzi calmierati: 15 euro per gli adulti e 8 euro per i minori.

L'obbligo di Green pass per l'accesso ai luoghi di lavoro si applicherà  anche "ai soggetti titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice". Ciò riguarda sindaci, presidenti di Regione, consiglieri... mentre sugli organi costituzionali, come Camera e Senato, il governo non può intervenire dal momento che hanno una propria autonomia decisionale.

L'obbligo del Green pass sarà esteso anche alle attività di volontariato, oltre che a colf e baby sitter.

Rimandata a fine mese la decisione sulla revisione della capienza di cinema, musei, teatri, stadi e nei luoghi dove si svolgono grandi eventi, per valutare la curva dei contagi.

Nei prossimi giorni si capirà come le forze del centrodestra "monetizzeranno" il provvedimento in rapporto alla propaganda elettorale da loro svolta finora. In base a quanto "urlato" da Salvini negli ultimi tempi, l'estensione nell'uso Green Pass non pare lo potrà aiutare ad allargare il consenso nei suoi confronti.