Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha reso omaggio, a Crotone, alle vittime del naufragio avvenuto al largo delle coste di Steccato di Cutro domenica scorsa. 

Questo il comunicato stampa rilasciato dal Quirinale:

"Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il proprio "dolore per il naufragio avanti alle coste crotonesi, nel quale hanno perso la vita decine di persone e tra queste alcuni bambini. Molti tra questi migranti provenivano dall’Afghanistan e dall’Iran, fuggendo da condizioni di grande difficoltà. È una ennesima tragedia del Mediterraneo che non può lasciare nessuno indifferente".Nell’esprimere il cordoglio per le vittime, la vicinanza ai naufraghi – cui va assicurata un’adeguata accoglienza - e il ringraziamento ai soccorritori, il Presidente della Repubblica sollecita un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico.È altrettanto indispensabile che l’Unione Europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive".

Questo è quanto ha dichiarato lo stesso presidente che adesso è in attesa di approvare in via definitiva il decreto sui flussi migratori, trasformato in legge nell'ultima votazione al Senato, da lui licenziato - senza nulla obiettare - ad inizio gennaio.

La legge intende regolamentare l'azione delle navi delle Ong nel Mediterraneo. Con la patetica ed irreale scusa di assicurare l'incolumità delle persone recuperate in mare e tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica, il governo post-fascista guidato da Giorgia Meloni in realtà  impedisce alle navi umanitarie di effettuare più di un salvataggio in mare per poi assegnar loro porti a centinaia di miglia nautiche di distanza, con l'intento evidente di ritardare il più possibile nuove operazioni di salvataggio, con la conseguenza di aumentare il rischio di naufragi e annegamenti.

Il naufragio davanti alla costa calabrese è la palese conferma che qualsiasi imbarcazione di fortuna sovraffollata di migranti deve essere soccorsa il prima possibile, al di là che possa essere o meno in difficoltà. La legge sui flussi migratori, ostacolando l'attività delle navi umanitarie, diminuisce la possibilità di soccorso a chi attraversi il Mediterraneo su imbarcazioni di fortuna.

E adesso Mattarella, dopo aver avallato un provvedimento a supporto della propaganda post-fascista va a in Calabria a commuoversi? 

Il distratto Mattarella, oltretutto, si è dimenticato che l'Unione Europea poco tempo fa ha fatto felice la presidente del Consiglio Meloni che ha esultato perché la von der Leyen non ha annunciato politiche per gestire i flussi migratori, ma il finanziamento della costruzione di muri per respingere chi voglia entrare (profughi compresi) in Europa, a difesa dei confini!

L'ipocrisia, è arcinoto, è la principale caratteristica della politica. Riconosciuto questo, va però detto che anche all'ipocrisia c'è un limite, oltrepassato il quale vi è, da parte di chiunque eletto ad una carica istituzionale piccola o grande che sia, il dileggio per chi lo ha eletto e per l'istituto e le persone che rappresenta.

Questo vale per chiunque... ad iniziare dal capo dello Stato, Sergio Mattarella.