Utilizzando i grafici della Johns Hopkins University, vediamo che la distribuzione del contagio da Covid-19 è concentrata in particolar modo sulla costa est degli Stati Uniti e va diminuendo, salvo alcune aree, procedendo verso ovest, dove aumenta nuovamente sulla fascia costiera. 

Inoltre, in base al numero giornaliero di nuovi casi, è evidente che negli Stati Uniti il contagio non sta affatto diminuendo ed il picco è rappresentato da un plateau che da quattro settimane è attestato su una media che supera abbondantemente i 30mila nuovi casi giornalieri. 

Così sono stati 2.494 i deceduti con coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore, contro i 1.258 del giorno prima, con un bilancio di vittime che in questo istante è di 53.934, con 939.249 casi di contagio. 

In questa situazione, il presidente Trump, che è arrivato persino ad ipotizzare la possibilità di assumere candeggina per liberarsi dal contagio, ha più volte invitato i governatori dei vari Stati a togliere le misure di restrizione. 


Alcuni hanno già seguito il suo consiglio: Alaska (lockdown dal 28 marzo al 24 aprile), Georgia (lockdown dal 3 aprile al 24 aprile), Oklahoma (dal 24 aprile), Carolina del Sud (lockdown dal 7 aprile al 20 aprile).

Le riaperture consistono nel consentire ad alcune attività di tornare ad offrire i loro servizi, pur con alcune limitazioni che possono variare da Stato a Stato. Ad esempio i ristoranti possono aprire, ma i clienti devono aver prenotato il tavolo ed il loro numero in sala non potrà eccedere una determinata percentuale rispetto alla massima capienza consentita.

Non si tratta di un ritorno alla normalità, ma si consente comunque alle persone di circolare ancor più di quanto già non facessero in precedenza, aumentando così - dal punto di vista statistico - le possibilità che il contagio si diffonda ancor di più.

Alla fine di aprile, scadranno le restrizioni anche per Alabama, Arizona, Colorado, Florida, Hawaii, Idaho, Louisiana, Maine, Minnesota, Mississippi, Montana, Nevada, Nuovo Messico, Tennessee, Texas.

Il resto degli altri Stati americani, poco più della metà, che tra consigli e imposizioni ha detto ai propri cittadini di rimanere a casa, non ha ancora annunciato date per la riapertura. 

Si può dire che gli Stati Uniti, entità federale, stanno affrontando questa emergenza in modo del tutto confuso e oggettivamente inappropriato. In ogni caso, quello che sta accadendo lì, volendo essere un po' cinici, potrà essere sfruttato dal resto del mondo come esperimento in diretta per capire come regolare le misure della cosiddetta "fase 2" e fin dove spingersi con le riaperture, senza far riprendere (troppa) forza al contagio. 

Quel che è certo è che in America, visto quel che sta accadendo, è che i casi di contagio da Covid-19 non potranno diminuire tanto rapidamente.