Il successo di Salvini e gli errori degli oppositori
Prendiamo un italiano assolutamente "medio" cioè la maggioranza.
L'italiano medio si indigna quando legge che bande di ragazzini rom, beccate a trafficare nelle tasche dei passeggeri dei mezzi pubblici, vengono portate in questura, poi riconsegnate ai genitori, poi beccate nuovamente con la mani nel sacco poche ore dopo, senza che nessuno si azzardi a verificare il rispetto dell'obbligo scolastico, aldilà della scuola di borseggio, e magari si faccia venire il sospetto che forse in questi casi sarebbe da mettere in discussione la patria potestà.
L'italiano medio si indigna quando le navi delle ONG, dopo aver salvato migranti in difficoltà a causa di naufragi non casuali ma accuratamente programmati, poi non trovano altra soluzione che sbarcare i salvati in porti italiani, scartando qualsiasi altra soluzione. Navi delle ONG che si ritengono al di sopra di ogni critica dopo essersi trincerate dietro il facile: "Ma noi salviamo vite!"
L'italiano medio si indigna quando legge che un cittadino, scoperti di notte intrusi in casa sua, possedendo un arma e non potendo distinguere al buio se gli intrusi sono armati di armi giocattolo o di armi vere, spara per primo, e poi si vede mettere automaticamente sotto processo e venire condannato anche a risarcire i danni al delinquente.
Prima del 4 marzo gli italiani medi (cioè la maggioranza) procedevano in ordine sparso, non sapendo bene chi nel quadro politico avrebbe potuto raccogliere la loro indignazione. Non prendevano in seria considerazione neppure Salvini, forti dell'esperienza maturata intorno alle eterne promesse elettorali sistematicamente archiviate ad elezioni concluse.
Poi è accaduto l'imprevisto: Salvini, una volta eletto, ha cominciato a mantenere quello che aveva promesso, con fare rude ma efficace, mettendo in allarme gli oppositori, spiazzati dal non aver previsto l'evolversi dei fatti, e cominciando a mietere successi anche tra coloro che non lo avevano votato.
Visto il crescere del gardimento di Salvini, forse presi dal panico, gli oppositori sono andati un po' fuori di testa, e gli italiani medi (cioè la maggioranza) si sono indignati quando, una volta dichiaratisi d'accordo con Salvini, si sono visti ricoperti di insulti pesanti che in un crescendo rossiniano sono passati dall'individualista rancoroso, al pistolero, al razzista per finire con l' immancabile fascista! E tutto solo per nutrire sensazioni che sono in realtà dettate dal semplice buon senso.
E questa è stata l'apoteosi di Salvini, che oltre alle inidignazioni precedenti ha raccolto anche quest'ultima dispondendo gli italiani medi (che sono la maggioranza) a perdonargli altre emerite "stupidaggini" come l'utilizzo ipocrita e improprio dei simboli religiosi.
Non ci sarebbe da stupirsi, se si votasse oggi, che Salvini raggiungesse la maggioranza assoluta potendo poi, in questo caso, pure ringraziare gli "oppositori".