Negli ultimi tempi in Benin si è spinto molto per diffondere le tecnologie di energia rinnovabile e pulita, con la finalità di migliorare l’ambiente e soprattutto con quella di migliorare le condizioni di vita degli abitanti.

In questo Paese situato in Africa occidentale, infilato fra Nigeria e Togo, i mezzi necessari a creare gli attuali progetti di fotovoltaico sono stati dati da un fondo di 421 milioni di dollari istituito dal Millennium Challenge Corporation, un ente collegato al governo USA.

Oggi sono in via di realizzazione una trentina di mini-griglie a energia solare: si tratta di sistemi cosiddetti a isola, ovvero non collegati alla rete nazionale, quindi perfetti per essere installati nelle aree rurali o in piccoli paesi e servire la popolazione locale.

Si tratta di due progetti distinti, uno della "Les Soleils du Bénin" che in un anno piazzerà dodici mini-griglie in altrettanti villaggi, e uno della Engie PowerCorner, che è il primo su larga scala in uno Stato francofono dell’Africa occidentale.

Nel Benin sono stati costruiti anche due impianti a biogas con il finanziamento di enti e privati svizzeri. Se ne occupa la fondazione ReBin, che ha sede a Ginevra.

Questi impianti sfruttano i rifiuti organici delle comunità locali: il vantaggio immediato è di mantenere pulite le strade e i mercati dei villaggi e di aumentare la consapevolezza ecologica ed economica dei ragazzi delle scuole.