Il timore di Papa Francesco sul crollo delle vocazioni al sacerdozio apre ai preti sposati. Anche dai Vescovi francesi arriva richiesta di preti sposati
Nel decennale della sua elezione al soglio pontificio, Papa Francesco ha detto che il celibato dei preti non è un dogma. Solo una prescrizione, dunque se ne può parlare. Un’affermazione tanto rivoluzionaria da passare quasi inosservata. Se davvero i preti potessero sposarsi.
Nell’apertura di Papa Francesco si coglie anche il timore per il forte crollo delle vocazioni. Alcuni collegi seminariali (nella diocesi di Milano, per esempio, la più grande d'Italia) sono desolatamente semivuoti. I preti sposati poi sono già una realtà della Chiesa cattolica. Anche in Italia. Sono i sacerdoti dei riti orientali. E dicono messa a Venezia come in Sicilia. Il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati chiede a Papa Francesco di riammettere al sacerdozio i preti sposati con regolare percorso canonico di dimissioni, dispensa dagli obblighi del celibato e matrimonio religioso, alla stregua dei sacerdoti anglicani ammessi da qualche anno nella Chiesa Cattolica con moglie e figli. La Chiesa cattolica francese procede verso una generale riforma e “modernizzazione” per provare a uscire da una situazione di crisi.
In Francia diventa sempre più pressante la spinta per una riorganizzazione della chiesa cattolica che muova in direzione di una generale modernizzazione.
All'assemblea plenaria dei Vescovi francesi che si terrà a Lourdes da 28 al 31 marzo, secondo il quotidiano francese Libération potrebbe arrivare la proposta di aprire ai matrimoni per i preti, i vescovi e, più in generale, per tutte le cariche ecclesiastiche francesi.