È stato approvato mercoledì l'ultimo bilancio di previsione vero della giunta Maroni, visto che nel 2018 sono previste le elezioni regionali. Un documento poverissimo di investimenti, per via dell'applicazione dell'obbligo del pareggio di bilancio, e caratterizzato da alcune appostazioni molto contestate. Un bilancio che impegna al buio 450 milioni per una garanzia a Pedemontana, che mette 46 milioni per un referendum consultivo inutile, quello leghista sull'autonomia, e che dall'altra parte taglia i fondi al sociale e al diritto allo studio e che non investe a sufficienza sul trasporto pubblico locale è un bilancio sbagliato. Il centrodestra nostrano lamenta ancora una volta i tagli dello Stato ma, fermo il fatto che ancora non si conoscono ancora i contorni definitivi, che dipendono da ciò che avverrà a Roma con il nuovo governo, la maggioranza in Regione dimentica volutamente che è stato firmato il patto per la Salute, che porta alle Regioni per la sanità due miliardi in più, e il patto per la Lombardia, che sblocca investimenti infrastrutturali per oltre dieci miliardi. Questi non valgono nulla? Il Bilancio regionale vale i soliti 23 miliardi di cui 18 sono per la sanità.