Istat, a settembre 2024 ancora più che negativo il dato sul Fatturato dell'Industria, "qualche" luce su quello dei Servizi
I dati di settembre confermano la complessità del quadro economico italiano: il rallentamento industriale appare ormai consolidato, con il fatturato che si attesta ai livelli minimi degli ultimi anni, mentre il settore dei servizi offre qualche spunto di moderato ottimismo, pur con dinamiche ancora molto fragili. Sarà cruciale monitorare l'evoluzione dei prossimi mesi per valutare l'efficacia delle politiche economiche e l'eventuale recupero della domanda interna ed estera.
A settembre, l'andamento congiunturale del fatturato dell'industria, depurato dai fattori stagionali, ha registrato una contrazione del -0,3% in valore e del -0,1% in volume rispetto ad agosto:
- Mercato interno: calo più marcato, con una flessione del -0,9% in valore e del -0,6% in volume.
- Mercato estero: andamento opposto, con un incremento del +0,9% in valore e del -0,7% in volume.
I principali raggruppamenti industriali hanno evidenziato risultati eterogenei:
- Beni strumentali: +0,1%.
- Beni di consumo: +0,3%.
- Beni intermedi: +1,3%.
- Energia: calo significativo (-12,5%).
Nel terzo trimestre, l'industria ha subito una contrazione sia in valore (-1,3%) che in volume (-1,8%). Questo riflette una tendenza negativa consolidata, con l'indice del fatturato che, in valore, ha raggiunto il livello più basso da gennaio 2022, mentre i volumi toccano un minimo da febbraio 2021.
Per quanto riguarda l'andamento tendenziale, rispetto a settembre 2023, il fatturato industriale ha subito una flessione del -5,7% in valore e del -4,7% in volume, sintesi di:
- Un calo del 6,8% sul mercato interno (-6,2% in volume).
- Una diminuzione del 3,6% sul mercato estero (-1,7% in volume).
A livello settoriale, le variazioni tendenziali hanno mostrato le seguenti dinamiche:
- Energia: calo marcato del 22,5%.
- Beni strumentali: -9,7%.
- Beni intermedi: -3,3%.
- Beni di consumo: lieve contrazione dello 0,6%.
Nei servizi, come detto, si intravedono segnali di ripresa, seppure con alcune criticità. Per quanto riguarda l'andamento congiunturale, a settembre si è registrato un aumento del +0,5% in valore e del +0,7% in volume rispetto al mese precedente. Le dinamiche positive si sono distribuite in modo non uniforme:
- Commercio all'ingrosso: +0,2% in valore, +0,3% in volume.
- Altri servizi: +0,9% in valore, +1,0% in volume.
Nonostante la crescita mensile, il terzo trimestre 2024 ha segnato un calo complessivo rispetto al trimestre precedente:
- Valore: -0,3%.
- Volume: -0,9%.
Rispetto a settembre 2023, il dato tendenziale dei servizi ha mostrato una diminuzione del -0,6% in valore e del -1,4% in volume.
- Commercio all'ingrosso: flessione del -3% in valore e del -2,2% in volume.
- Altri servizi: andamento misto, con un incremento del -2% in valore e una riduzione del -1% in volume.
Il comparto industriale si conferma in difficoltà, segnando il quinto mese consecutivo di calo congiunturale. La persistente contrazione evidenziata su base annua riflette il contesto macroeconomico sfavorevole, con una domanda interna debole e un mercato internazionale che, seppur in miglioramento, non riesce a compensare le perdite. Il settore dei servizi mostra una maggiore resilienza, con segnali di ripresa su base mensile, soprattutto negli "altri servizi". Tuttavia, il confronto annuale sottolinea difficoltà strutturali, in particolare nel commercio all'ingrosso, che risente di una contrazione significativa.