ROMA – (Ernesto Genoni) – Prende il via un’importante riforma dell’orientamento scolastico. L’obiettivo quello di valorizzare i talenti e le inclinazioni di ciascuno, di promuovere il ruolo del merito nel successo formativo, di dare supporto a studenti e famiglie per consentire loro di fare scelte consapevoli per il futuro, nello studio e nel lavoro.

Nella scuola secondaria di secondo grado, il Piano del Ministero parte da subito con l’istituzione di due nuove figure: il docente tutor e il docente orientatore.  A partire dall’anno scolastico 2023/2024, saranno circa 40.000 i docenti, tutor e orientatori, che supporteranno gli studenti di circa 70.000 classi dell’ultimo triennio.

Grazie al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) – così nel comunicato del ministero - il Ministro Giuseppe Valditara ha firmato, a dicembre scorso, il decreto con le apposite Linee guida che hanno dato il via a importanti novità in tema di orientamento, inteso come strumento essenziale per il superamento delle diseguaglianze e della dispersione scolastica.

Già stanziati i primi 150 milioni di euro per finanziare questa misura che consentirà agli studenti di avere percorsi personalizzati e inclusivi e di avviare una nuova alleanza fra scuola e famiglie.

La riforma – così nel comunicato del ministero -  prevede che l’orientamento sia inserito nelle attività formative offerte dalle scuole e nei curricoli scolastici, declinando, già dalla scuola secondaria di primo grado, la didattica in chiave orientativa, organizzandola cioè a partire dalle esperienze degli studenti e dalla personalizzazione dei percorsi, mettendo l’accento sullo sviluppo delle competenze di base e trasversali (responsabilità, spirito di iniziativa, motivazione e creatività, fondamentali anche per promuovere l’imprenditorialità giovanile), superando, in altri termini, il modello della sola dimensione trasmissiva delle conoscenze.

I tutor, in particolare:

- aiuteranno ogni studente ad acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità;

- supporteranno le famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi e/o professionali degli studenti.

Gli orientatori, – si legge ancora nel comunicato - in particolare, favoriranno, anche grazie alla piattaforma digitale unica per l’orientamento messa a punto dal Ministero, l’incontro tra le competenze degli studenti, l’offerta formativa e la domanda di lavoro per consentire una scelta informata e consapevole del percorso di studio o professionale da intraprendere. Sono previsti moduli di orientamento formativo da almeno 30 ore che saranno curricolari nelle classi terze, quarte e quinte della scuola secondaria di secondo grado ed anche extracurricolari per il biennio iniziale e la scuola secondaria di primo grado.