In attesa dell'ufficialità dell'accordo che nelle prossime ore sancirà l'alleanza tra Renzi e Calenda - devono ancora finire di litigare per spartirsi candidature e presunti collegi, oltre a scegliere il nome della persona che rappresenterà la coalizione - è opportuno elencare un brevissimo promemoria delle mirabilie fatte negli ultimi anni dai due pseudo statisti che pretendono di dare lezioni a tutti, dimenticandosi di ciò che loro hanno prodotto quando hanno governato.

"Noi vogliamo costruire una terza offerta, liberale e riformista, per tutti quegli italiani che non si arrendono ad una destra che fa a gara a chi la spara più grossa sulle tasse e ad una sinistra che si unisce contro qualcuno e non per qualcosa", così il parlamentare di Italia Viva, Luigi Marattin.

Mentre il suo "leader", Matteo Renzi, ricorda di aver licenziato misure come gli 80 euro, definita misura di giustizia sociale, salvo che la giustizia sociale partiva da chi avesse guadagnato almeno 620 euro... e gli altri? Oppure il Jobs Act che ha precarizzato anche il lavoro a tempo indeterminato.

Ma oltre a questi fiori all'occhiello, il duo Renzi Calenda ha prodotto direttamente e indirettamente un paio di perle che tutti sembrano aver dimenticato: la vendita di Alitalia ad Etihad e la vendita dell'Ilva a Mittal.

La vendita all'Etihad che aveva visto l'amico (di Calenda) Montezemolo diventare presidente dell'ennesima nuova Alitalia sappiamo come è finita, nell'ennesimo bagno di sangue di fondi pubblici. Al tempo Renzi era premier e Calenda ministro dello Sviluppo.

La vendita dell'Ilva a Mittal è stato un altro capolavoro di Calenda, nonostante chi avesse un minimo di familiarità con il mondo delle acciaierie avesse già ampiamente anticipato che gli indiani compravano l'Ilva solo per chiuderla, in modo da eliminare un concorrente. Detto fatto. Ma se Renzi in quel momento non era premier, Calenda si occupò della vendita come ministro dello Sviluppo, coadiuvato dai futuri renziani Bellanova (viceministro) e Scalfarotto (sottosegretario).

Adesso, Renzi e Calenda, nonostante le mirabili prove delle loro capacità di cui ci hanno già dato in passato una più che sufficiente dimostrazione, uniranno le forze per pretendere di dimostrare agli italiani come continuare a fregarli e vivere felici (loro, non gli italiani).