Il mercato del petrolio, per la prima volta da un mese a questa parte, questa settimana ha chiuso subendo una battuta d'arresto. Per questo calo ci sono sicuramente delle cause fisiologiche, ma emergono anche altri fattori.

Il Brent si posiziona a 80,6 dollari al barile, mentre il WTI ha chiuso a 71,40 dollari al barile.

Vediamo perché. Innanzitutto, a pesare è la stima per la domanda di greggio, prevista in calo dagli analisti per i prossimi due anni. Di conseguenza, il temuto impatto sulle sanzioni imposte dagli Usa all'Iran, che dal prossimo mese riguarderanno anche la commercializzazione del greggio, non sarà così negativo.

Infine, per la terza settimana consecutiva, è da registrare anche il forte aumento delle scorte petrolifere negli Usa, con 6 milioni di barili, dato che è andato ben oltre le attese del mercato.