“Sulle tracce della legalità è un percorso formativo che rientra in una progettualità di istituto voluto fortemente dalla dirigente scolastica Luana Occhionero, particolarmente sensibile a questi temi.
Il percorso si prefigge di diffondere la cultura della legalità nella scuola attraverso attività formative e vissuto reale. Quest’anno gli studenti saranno accompagnati anche da un ospite di eccezione, il criminologo Vincenzo Musacchio.
Si recheranno in Sicilia visitando i luoghi della memoria e del ricordo delle tante vittime di mafia.
Musacchio da noi sentito ha affermato che “sviluppare il senso civico per un’educazione alla cittadinanza attiva e solidale e alla cultura della legalità, intesa soprattutto come consapevolezza dei propri diritti/doveri, attraverso un percorso di crescita personale servirà ai nostri giovani per non dimenticare e per avere esempi a cui ispirarsi”. “Partiremo dai segni indelebili lasciati da esempi di legalità come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, don Pino Puglisi, Peppino Impastato e tutte le altre persone cadute per mano della mafia”. “Credo sia necessario dare ai nostri ragazzi tutti gli strumenti essenziali affinché imparino a scegliere, responsabilmente, senza delegare ad altri il proprio futuro e men che meno alle mafie”. “Ho tantissima fiducia, come Paolo Borsellino, nelle giovani generazioni che, come lui affermava, sono “le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo della libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”. “Dovete pretendere i vostri diritti e non barattarli come se fossero favori, ha concluso Musacchio”.
La dirigente scolastica Luana Occhionero ha affermato che “si studia anche partendo da storie di buon esempio, da laboratori in classe, dalle buone prassi attuate da altri e messe in condivisione”.
“La legalità, come rispetto di un sistema di regole formali, l’osservanza della legge intesa come adesione convinta a un insieme di valori devono andare oltre la forma, per investire il senso più profondo di una convivenza civile, anche a questo deve servire la scuola”.
Sia la professoressa Occhionero che Musacchio, infine, hanno ribadito che si andrà in Sicilia per rendere omaggio alla memoria e tributo sentito verso tutti coloro che per il valore della legalità hanno sacrificato la loro vita. “Dobbiamo ricordare il loro impegno e le attività, ma soprattutto l’esempio perché la nostra gioventù ha bisogno di esempi e di modelli sani a cui ispirarsi”.