Di seguito le esternazioni di giornata di Matteo Salvini, da interpretarsi in funzione traino alla manifestazione dei fascio-sovranisti di tutta Europa che domani si presenteranno in piazza Duomo a Milano per autenticarsi di fronte agi elettori come vittime sacrificali, apostoli della verità che tutti, ma proprio tutti, vogliono silenziare.

A seguire, un breve riassunto dei tanti temi toccati.

Prima di tutto i contrasti con il Movimento 5 Stelle:
"Preoccupano tutta una serie di no ad alcuni provvedimenti che servono al paese e che son nel contratto. Il no all'autonomia, al decreto sicurezza bis, alla flat tax, ad alcuni grandi cantieri già pronti. Senza parlare della Tav sulla quale abbiamo posizioni diverse, c'è anche l'alta velocità tra Brescia-Verona-Vicenza-Padova che è ostaggio del ministero dei Trasporti. Non ho ancora capito bene per quale motivo".

Poi quelli con il Papa, come se Francesco pensasse a Salvini:
"I giornali continuano a dire che ho chiesto un incontro al Papa che non me l'ha dato. Io non l'ho chiesto".

Fascismo o eufemisticamente parlando, estremismo di destra:
"In Italia, quando a me dicono sovranista o populista con accezioni negative fanno un complimento, lo sono orgogliosamente. Di ultradestra no, ma a volte anche i giornali italiani semplificano. Non vedo queste ondate di ultra in Europa. C'è una visione di Europa diversa, ma assolutamente legittima".

Tangenti:
"Le indagini riguardano tre persone. Non faccio il giudice, ma a mio modestissimo avviso per gli elementi che ho a disposizione, su queste persone non ho visto mezzo reato. Ho piena e totale fiducia che la giustizia faccia il suo corso e fortunatamente i tempi di tangentopoli sono passati".

Sicurezza bis e flat tax:
"In Consiglio dei ministri lunedì porterò il decreto sicurezza bis sul tema camorra, immigrazione clandestina, stadi, situazioni di vita reale. Sarei deluso se qualcuno per motivi elettorali lo bloccasse. Se qualcuno per le elezioni ritenesse che la lotta alla camorra può aspettare sarebbe un problema.

Se qualcuno rallentasse il percorso di flat tax previsto dal contratto di governo sarebbe un problema, perché la pressione fiscale in Italia è insostenibile". [Inutile dire che il qualcuno è riferito al Movimento 5 Stelle.]

Migranti:
"Convocate me, interrogate me, processate me: sono pienamente colpevole del blocco dell'immigrazione clandestina. Me ne assumo pienamente la responsabilità insieme al governo a meno che qualche ministro 5 Stelle non abbia cambiato idea. Io vado avanti, non cambio, condannatemi, arrestatemi, non cambio perché penso di fare il bene del mio popolo e della mia gente.

Ho bloccato lo sbarco da un barcone? Sì. Lo rifarò? Sì. Non c'è presidente del consiglio che tenga, né ministro dei 5 Stelle. In Italia i trafficanti di esseri umani non arrivano più. Processatemi magari è la volta che il popolo italiano mi porta le ciliegie, le arance". [Curiose dichiarazioni quelle del capitgano "coraggioso", visto che quando aveva l'opportunità di farsi processare ha fatto i diavolo a quattro per evitare di andare a giudizio. Qualcuno gli chiarisca le idee.]

Giudici:
"Il 99% dei giudici fa bene il suo lavoro, ma se c'è qualcuno che usa denaro pubblico per fare politica e processare un ministro, questo mi dà fastidio. Se sulle migliaia giudici qualcuno usa la sua carica per fare politica processatemi, non convocate i miei collaboratori, convocate me. Vengo a Catania domani, ma vi chiedo come state usando il denaro pubblico. Sono accusato di sequestro di minori perché ho bloccato per 4 giorni lo sbarco da un barcone che non ha rispettato le leggi?" [Vale il commento precedente.]

Studenti:
"Rispetto le idee di tutti, ma mi sembra strano che il decreto sicurezza venga posto agli studenti come novella legge razziale di mussoliniana memoria... mi sembra una forzatura politica. La politica dovrebbe stare lontana dalla scuola, la scuola dovrebbe educare a idee diverse". [La politica che deve restare lontana dalla scuola è roba da far concorrenza a Totò.]

I voli di Stato:
"Io i voli della Polizia li uso per fare il ministro dell'interno, non per andare a fare i picnic. A quanti di voi sarà capitato di incontrarmi in treno o in aereo sempre in economy, in seconda classe. Se qualcuno vuole attaccarmi sull'onestà, gli sprechi, la corruzione ha sbagliato". [Quelli che chiama picninc sono comizi elettorali che, guarda caso, hanno sempre coinciso con gli appuntamenti istituzionali a cui Salvini ha fatto riferimento.]

Iva:
"L'Iva non aumenta. Se c'è qualche ministro di questo governo che pensa di aumentare l'Iva nel prossimo autunno dovrà passare sul mio corpo. Ce lo chiede l'Europa? La cambiamo".

I porti di Conte:
"Nessuno pensi di riaprire i porti, nessun ministro, né il premier, pensi di ordinare a me di far entrare una nave che illegalmente ha raccolto migranti. Se lo pensa ha trovato il ministro sbagliato". [Ma in caso contrario, stavolta Salvini si è dimenticato di dire quali dovrebbero essere le conseguenze.]


E dopo queste dichiarazioni i 5 Stelle potevano rimanere in silenzio? Certo che no. Così, le solite non meglio precisate "fonti" hanno chiamato i loro referenti del mon do dell'informazioni ed hanno risposto a Salvini in questi termini:

"L'attacco di Salvini al presidente Conte sul tema migranti è l'ennesimo maldestro tentativo di provare a spostare l'attenzione mediatica dalle continue notizie di rappresentanti della Lega coinvolti in casi di corruzione. Un chiaro segno di difficoltà e di debolezza.

Del resto, le sue ultime dichiarazioni denotano una imbarazzante schizofrenia politica: nel caso della nave Diciotti per Salvini andava benissimo la gestione collegiale da parte del Governo, ora sostiene che nessuno deve dargli ordini. Sull'immigrazione il governo non ha mai cambiato linea. Ci vuole senso di responsabilità per governare... sempre! Non opportunismo".


Successivamente, è arrivata anche la "precisazione" (definiamola così), di Di Maio:

"Posso passare sopra a tutto. Davvero sopra a tutto. Ci si può piccare per qualcosa e si può discutere. Possiamo essere in disaccordo su alcuni punti e si trova un punto di equilibrio. Funziona così quando si governa in due.

Questo vale per l'Autonomia. Ci sediamo e ragioniamo. Vale per il salario minimo, che noi vogliamo fissare ad almeno 9 euro lordi l'ora. Ci sediamo e ragioniamo.

Voglio dire, ci siamo persino seduti al tavolo quando bisognava allontanare Siri, indagato per corruzione. Il presidente Conte lo ha ascoltato per ore, poi ha preso una decisione.

C'è una cosa però su cui non transigo. Una su cui non voglio discutere. Sono gli aiuti alle famiglie!

In queste ore qualcuno sta provando a sabotare il decreto che abbiamo preparato insieme al Forum delle Famiglie solo per creare dei problemi al sottoscritto e al MoVimento 5 Stelle.

Con la paura che possa passare per una nostra misura e quindi - nella ottusa e calcolatrice testa di qualcuno - come un nostro successo in vista delle europee, si sta facendo di tutto per rallentarlo.

Io lo dico forte e chiaro: sulle famiglie si regge il futuro di questo governo. Mi prendo anche gli attacchi e gli insulti senza piagnucolare come fa qualcun altro, ma se qualcuno blocca un provvedimento che punta a stanziare un primo miliardo per le famiglie solo per il gusto di aggredire il MoVimento 5 Stelle no, non ci sto!

Il nostro progetto è semplice: riorganizzare la materia degli aiuti, semplificarla ed arrivare a dare un assegno unico mensile ad ogni nucleo familiare per sostenere il futuro dei propri figli. Non vedo cosa ci sia di sbagliato!

Capisco l'imbarazzo di doversene inventare sempre una per coprire i propri scandali di corruzione e gli arresti subiti in questi giorni per mazzette e tangenti, ma c'è un limite a tutto.

Altro che ordini e contrordini. L'ultimo avviso lo do io stavolta: sul decreto Famiglie non facciamo passi indietro. Se ci sono suggerimenti sono ben accetti. Non tiriamo nemmeno la corda sui tempi o sulla forma, noi facciamo le cose per farle bene, non per vendercele in campagna elettorale. Può andare a questo o al prossimo consiglio dei ministri dopo le europee. L'importante è fare le cose, non sabotarle!"