Anno 1968, il governo italiano dispone che debbano essere soggeti a tassazione anche i redditi da capitale. Per sottrarre le finanze vaticane a questo obbligo, papa Montini che fa?

Si impegna a trasferire all'estero i capitali della chiesa. E a chi si affida per la correttissima operazione?

Nientemeno che al finanziere della mafia Michele Sindona, poi arrestato e, come noto, passato in carcere a miglior vita grazie ad un caffè avvelenato.

Non contento, nel frattempo, "Giobatta" [Giovanni Battista Montini, ndr] pensa bene anche di valorizzare un altro "personaggio" di tutto rispetto (si fa per dire) e cioè quel Monsignor Marcinkus, che poi, preso in carico, da Woityla fu da questi lanciato nelle operazioni che "contano" di finanza internazionale tramite il famigerato IOR, e alla fine dotato di passaporto diplomatico allo scopo di sottrarlo ad imbarazzanti interrogatori delle autorità italiane in merito al fallimento del Banco Ambrosiano, all'omicidio Calvi e alla scomparsa di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi.

In tutto questo la CCAR [Chiesa Cattolica Apostolica Romana, ndr] vede requisiti di "santità".

Sarebbero questi per la chiesa, i motivi di santità? Dal punto di vista economico, affaristico, malavitoso... senz'altro!