INTERESSANTE INCONTRO PIENO DI EMOZIONE. IN CODA ALL'ARTICOLO UN INTERVENTO DI OLGA RAVCHENKO IN ITALIANO E IN RUSSO.

Il 7 settembre scorso, nella suggestiva cornice della Sala della Musica del Palazzo Lombardo a Canicattì, sede dell'Associazione culturale Athena, si è tenuto un evento dedicato ai temi della pace universale e della cultura. La serata è stata arricchita dalla scopertura di una pregevole tela dell'artista canicattinese Michele Giardina, commissionata dall'avvocato Giovanni Salvaggio, che raffigura la celebre "Primavera" di Botticelli, emblema artistico e culturale dell'Italia nel mondo. 

L'avv. Salvaggio ha espresso apprezzamento per l'opera e per la partecipazione alla serata, che ha visto la lettura della toccante poesia "Ti lascio una parola" di Calogero La Vecchia. La poesia, evocativa e intima, riflette il desiderio di trasmettere un messaggio universale di pace e speranza, un dono inestimabile che attraversa generazioni, ma che sembra essere stato dimenticato dal mondo contemporaneo.

 Olga Ravchenko: una vita dedicata alla cultura

La serata ha visto anche l'intervento della nota scrittrice e traduttrice Olga Ravchenko, introdotta dal prof. Calogero La Vecchia. Nata in Kirghizistan e trasferitasi in Bielorussia, Ravchenko ha alle spalle una carriera internazionale come docente e traduttrice, con una profonda conoscenza di molte lingue. La sua attività l'ha portata a tradurre classici della poesia internazionale e a collaborare con diverse istituzioni culturali. Rappresentante dell'Unione degli Scrittori della Bielorussia e dell'International Guild of Writers, è anche componente dell’Associazione dei Presidenti del Globo.

Olga Ravchenko ha condiviso con il pubblico il suo profondo impegno per la pace, un tema che attraversa tutta la sua carriera. Grazie alla sua collaborazione con il concorso "Il Parnaso – Premio Angelo La Vecchia", sono state create sezioni dedicate alla promozione della pace attraverso la poesia, con rappresentanti provenienti da tutto il mondo. Quest’anno, la Guild of Writers con la sua presidente Lada Baumgarten, ha scelto Canicattì per celebrare il festival "Concordia", un simbolo di unione e speranza in un futuro pacifico.

 Velimir Khlébnikov e la visione dei Presidenti del Globo

Uno dei momenti centrali della serata è stato il ricordo di Velimir Khlébnikov, poeta e teorico russo del movimento futurista, la cui visione utopica di un mondo governato dai "Presidenti del Globo" risuona ancora oggi come un faro di speranza. Khlébnikov immaginava un futuro in cui l'umanità avrebbe superato i conflitti nazionali e le divisioni culturali, governata da una classe di saggi eletti da ogni cultura del mondo. La sua poesia, ricca di neologismi e allitterazioni, cercava di rompere i confini del linguaggio tradizionale per evocare una nuova armonia universale.

Tra le opere più celebri di Khlébnikov c'è "L'Incantatore del Sole" (1912), un poema in cui l'autore immagina una figura messianica capace di portare la pace e l'illuminazione all'umanità, liberandola dalla violenza e dalla guerra. Questo testo, letto durante la serata, ha suscitato una profonda riflessione sulla possibilità di una trasformazione globale, in cui la poesia e l'arte diventano strumenti di cambiamento e di costruzione di un mondo più giusto.

 La poesia come linguaggio universale di pace

Un altro aspetto significativo dell'evento è stato l’impegno profuso dai partecipanti nel promuovere la poesia come strumento di pace. Il concorso "Il Parnaso – Premio Angelo La Vecchia" ha creato sezioni speciali dedicate a figure internazionali che hanno promosso la pace attraverso l'arte, come Rasul Gamzatov e Ante Popovsky, poeti che hanno incarnato l’ideale di una convivenza pacifica tra culture diverse.

Grazie a Olga Ravchenko, si è dato vita a sezioni del concorso in Daghestan, Crimea e Macedonia, territori simbolici per la loro pluralità culturale e linguistica. La sezione per le scuole primarie ha ricevuto poesie da tutto il mondo, rivelando come i bambini parlino spontaneamente di pace, diversità e natura, confermando la poesia come linguaggio universale per il futuro.

 I nuovi ambasciatori della pace

Nel corso della serata, Olga Ravchenko è stata insignita del titolo di "Ambasciatrice del Parnaso Canicattinese per la Pace", un riconoscimento che sottolinea il suo impegno costante nella promozione della cultura come veicolo di unione tra i popoli. Il prof. Calogero La Vecchia di ritorno dalla sua visita in Macedonia, ha inoltre consegnato una lettera di ringraziamento all’avv. Giovanni Salvaggio e al prof. Gaetano Augello, da parte dell'associazione culturale Kontext di Strumica (Macedonia), che contribuiscono alla diffusione della cultura e della poesia nel mondo. Stessa lettera sarà consegnata al Prof. Giuseppe Lauricella e al sig. Sindaco di Canicattì.

 La conclusione della serata

La serata si è conclusa con la lettura di poesie da parte di due poeti dell’Est, Marina Ahkmedova e Bilal Adilov. Ahkmedova, presidente dell’Unione degli Scrittori del Daghestan, ha offerto versi toccanti che evocano l'orrore della guerra, mentre Adilov ha condiviso immagini poetiche della sua terra, l'Azerbaigian, celebrando la natura e la vita semplice delle montagne. 

In un mondo frammentato da conflitti e incomprensioni, l’incontro ha mostrato come la poesia, l'arte e la cultura possano essere ponti di dialogo e strumenti di pace. Il messaggio di Velimir Khlébnikov, insieme all'azione concreta dell'Associazione dei Presidenti del Globo, rimane una guida luminosa verso la costruzione di una società più giusta e armoniosa.

Intervento di Olga Ravchenko in Russo

Intervento di Olga Ravchenko in Italiano