La mafia non è solo legami con la politica, l’economia e la finanza, è soprattutto una mentalità, un’ideologia che calpesta l’altro: “la mafiosità”.

Il "deficit culturale" presente oggi in riguarda l'accesso limitato alla cultura per una parte sempre più ampia della popolazione. L'Italia pur avendo grande tradizione culturale vive una gravissima  carenza di partecipazione soprattutto dei giovani. Il deficit culturale è un fattore importante che può rendere più vulnerabile la società alla mafia. La lotta alla mafia richiede un approccio culturale, che non si limiti alla repressione, ma che si concentri anche sulla prevenzione, sull'educazione e sulla promozione di valori positivi.

L'ignoranza incide purtroppo anche sulle dinamiche mafiose, sui suoi meccanismi e sui suoi effetti negativi, rende le persone indifese e manipolabili. Basti riflettere su un post inneggiante a Totò Riina che ha ottenuto più di 1000 like su Instagram e su Facebook e decine di commenti del tipo: “Un grande uomo con i veri valori della famiglia”. “Grande uomo non ne nascono più come lui”.

La mancanza di cultura rende più facile l'adesione a un sistema di valori mafiosi, che si fonda sulla violenza, sull'omertà e sulla corruzione.  La famiglia in primis, la scuola e la società civile in secundis devono svolgere un ruolo fondamentale nell'educare i giovani all’istruzione e alla consapevolezza.

Una società con cittadini consapevoli e impegnati nella difesa dei diritti e della democrazia creerebbe notevoli problemi alla mafia. La lotta alla mafia, come sosteneva Paolo Borsellino, deve essere un movimento culturale che coinvolga tutti, dalla scuola alla famiglia, dalle istituzioni alla società civile, per creare una società più consapevole, più libera e più giusta. 

Original Interview:

Criminologist Vincenzo Musacchio on WBZ Boston Radio: “Cultural poverty facilitates mafia proliferation.”

The mafia is not only links with politics, economics and finance, it is above all a mentality, an ideology that tramples on the other: “mafia-ness.” The “cultural deficit” present today in relates to the limited access to culture for an increasingly large part of the population. Italy despite having great cultural tradition experiences a very serious lack of participation especially of the young. The cultural deficit is an important factor that can make society more vulnerable to the mafia. The fight against the mafia requires a cultural approach that is not limited to repression but also focuses on prevention, education and the promotion of positive values. Ignorance also unfortunately affects mafia dynamics, its mechanisms and negative effects; it makes people helpless and manipulable. Just reflect on a post praising Totò Riina that got more than 1,000 likes on Instagram and Facebook and dozens of comments such as, “A great man with true family values.” “Great man no more are born like him.” Lack of culture makes it easier to adhere to a mafia value system, which is based on violence, omert and corruption.  The family in primis, the school and civil society in secundis must play a key role in educating young people in education and awareness. A society with conscious citizens who are committed to the defense of rights and democracy would create significant problems for the mafia. The fight against the mafia, as Paolo Borsellino argued, must be a cultural movement involving everyone, from school to family, from institutions to civil society, to create a more aware, freer and more just society.