Esiste una proposta poco conosciuta, fatta dal circuito dei cristiani "Noi Siamo Chiesa" che, pur essendo contrari all’aborto, hanno appoggiato a suo tempo la legge 194.
"Venga ammessa solo l’obiezione di coscienza del personale sanitario che accetti di fornire una prestazione periodica, gratuita e non formale (cioè adeguatamente controllata) a favore della collettività, preferibilmente in campo socio-assistenziale oppure sociosanitario.
L’obiettore testimonierebbe, con un impegno serio e permanente, la genuinità della sua scelta in quanto veramente motivata da un problema di coscienza. In questo caso è del tutto probabile che si ridurrebbe di molto il numero degli obiettori permettendo in tal modo un minor impegno dei medici non obiettori negli interventi di interruzione volontaria di gravidanza ed anche un servizio migliore."
La proposta è fatta a tutti, al personale sanitario, al mondo cattolico nelle sue tante articolazioni, alle associazioni pro-life (perché dovrebbero essere contrarie?) e ovviamente e, prima di tutti, ai parlamentari. E naturalmente è rivolta anche ai vescovi.