Grillo scrive al Fatto Quotidiano ricostruendo una storia, del primo anno di governo 5 Stelle, che poco o nulla ha a che vedere con la realtà dei fatti e, in primo luogo, con le scelte fatte.

Glielo ricorda una senatrice, Elena Fattori, che gli risponde in questo modo...


«Caro Beppe, è un tuo parlamentare "storico" che ti scrive. Questa è una lettera di amore per la creatura chiamata Movimento 5 stelle che abbiamo cresciuto insieme.

Quando ho letto la tua lettera aperta al Fatto Quotidiano mi è venuta in mente l'immagine di un film in bianco e nero che guardavo da bambina. Quei film che mettevano in onda quando c'era da riempire spazi di noiosi pomeriggi estivi. Era su un soldato giapponese che, rimasto nella foresta per anni mangiando fagioli in scatola, non si era reso conto che la guerra era finita da tempo e gli antichi nemici erano diventati pacifici alleati ai quali non era carino sparare.

Bella la tua lettera aperta, se fossimo opposizione, ma non è questo il verso giusto in cui raccontare la storia.

Spendiamo tantissimo di staff comunicazione, credo quanto o più che per l'ufficio legislativo. Soldi pubblici e tanti... quindi "il mainstream ce l'ha con noi" non regge. Anche perché i vertici RAI li nominiamo noi. Con il mainstream ferocemente contro abbiamo tra l'altro conquistato il cuore degli italiani, non è quello il problema. La maggioranza dei parlamentari (e al consiglio dei ministri) la abbiamo noi e se la TAV decidiamo di non farla non si fa.

Le utili paure nei confronti di tutti gli emarginati, fondamentali per trovare qualcuno su cui sfogare le frustrazioni in un periodo di crisi economica, le abbiamo fomentate anche noi sostenendo contro ogni evidenza la tesi "ong taxi del mare". E sempre "noi" abbiamo deciso di avere un uomo solo al comando come "uno Zingaretti dell'ultimo minuto". Caro Beppe la buona notizia è che tu puoi fare qualcosa di concreto affinché il sogno di milioni di italiani, il movimento 5 stelle, non vada a frantumarsi come il Titanic contro a un iceberg.

Puoi per esempio tornare allo statuto originario del movimento, riscritto nel dicembre del 2017 da Lanzalone (AIUTO; PROPRIO QUELLO CHE ORA E' AGLI ARRESTI DOMICILIARI, fatti venire un sospetto, per favore, che non fosse la persona migliore per dettare le regole del nuovo movimento) e restituire ai cittadini il loro movimento iniziando una fase costituente. Tu sei l'unico che può farlo, ti prego esci dalla foresta e aggiornati sulla storia recente.

Noi, ora, siamo i poteri forti e se non li sappiamo usare non è colpa di nessun altro se non nostra. Anzi, colpa "loro". Perché le persone come me avevano visto l'iceberg molto prima di andarci a sbattere. ma anziché ascoltare si è preferito denigrare, emarginare, sospendere o espellere (a proposito di pensiero unico ma ne parliamo un'altra volta)».


Evidentemente, esistono anche "grillini normali", dotati di cervello e senso critico, oltre che di senso della dignità. Un esile filo di speranza che in Parlamento ci possa ancora essere qualcuno, nella maggioranza, dotato di raziocinio.