Professoressa con difficoltà motorie viene legata ad una sedia presa a pugni e derisa, da alcuni alunni di Alessandria. In aiuto della professoressa arriva il bidello chiamato da un alunno di un’altra classe.

Tutto viene filmato e postato immediatamente sui social, reso pubblico e fa il giro della città, la professoressa ha deciso di non denunciare l’accaduto, per questo i ragazzi dovranno scontare una pena di un mese di sospensione tutta la classe con obbligo di frequenza e pulizia dei cestini.

Un mese di sospensione? Questo è un atto di bullismo e per tale va trattato anche se non ci sono denunce ci sono le prove i video della bravata dovrebbero costare punizioni più severe. Così ci spiega Gianluca Santoni che di violenza di genere ne ha parlato con i ragazzi nei i licei .

Se la legge della video sorveglianza è già pronta è arrivato il momento di attuarla perché i ragazzi stanno oltrepassando ogni limite del senso civico . Bisognerebbe prendere dei seri provvedimenti anche se non si può punire penalmente, bocciatura e reintegro nei servizi sociali , dobbiamo dare un segno, la scuola lo Stato , devono dare un segno, non possiamo essere inghiottiti, dalla criminalità dalla emulazione dei figli di oggi.

Cosa manca ai giovani? Si annoiano? Cosa è venuto a mancare nel rapporto famiglia ?

Questo dobbiamo chiederci , si sbaglia ad accontentarli in tutto e per tutto, si sbaglia ad accudirli come dei bambini, si sbaglia viceversa a non ascoltarli, a non gratificarli mai. Genitori troppo pieni di se stessi creano danni irreparabili ai ragazzi, i figli non sono vostri devono vivere e crescere con le loro idee con i loro ideali con i loro valori, in questo ogni genitore deve lavorare nel camminare accanto al proprio figlio nel percorso di crescita e formazione.