Nel posticipo di Serie A di domenica, dopo esser passata in vntaggio per 2-0 grazie ai gol di testa di Bremer (su calcio d'angolo di Kostic all'11') e di Rabiot (su cross di Miretti al 26'), la Juventus ha subito la rimonta della Sampdoria che, in poco più di un  minuto, si porta sul 2-2 grazie ai gol di Augello e Djuricic, che ha trova la porta con una girata su assist di Zanoli.

Nella ripresa, i bianconeri si portano di nuovo in vantaggio nell'ultima parte di gara con Rabiot al 64', chiudendo il risultato nel finale con un colpo di testa del subentrato Soulè, che mette in rete un tiro di Vlahovic respinto dalla traversa. In precedenza, Vlahovic aveva calciato sul palo un tiro dagli undici metri.

Grazie al risultato finale di 4-2, la formazione di Allegri in classifica si porta a 38 punti, da sola al settimo posto, a quattro punti dal sesto dell'Atalanta, mentre la Sampdoria resta ultima, insieme alla Cremonese. 

Il risultato della partita è stato palesemente condizionato, in negativo, dal mancato intervento del Var che avrebbe dovuto annullare il gol del 3-2 siglato da Rabiot perché, prima di tirare in porta, il centrocampista francese ha fermato la palla con il braccio sinistro.

Tutti hanno visto il fallo di mano (vedi immagine in alto), meno Prontera, l'arbitro in campo, e Di Bello, l'arbitro al Var.

In altre occasioni, il Var si era limitato a non concedere il rigore per falli di mano commessi dai difensori juventini, come quelli di DeLigt col Torino e di Danilo con il Verona.

Ma l'aspetto più nauseante della vicenda è che molti giornalisti hanno cercato di evitare di parlarne.

Inutile aggiungere che anche la gestione degli arbitri da parte del designatore Rocchi è stata disastrosa.

La Juventus, in passato, si è aggiudicata competizioni facendo uso di medicinali che venivano somministrati ai propri giocatori (che non ne avevano bisogno) per migliorarne le prestazioni, seppure fosse vietato. Dopo, ha fatto pressione sugli arbitri per aggiudicarsi il campionato. Adesso, avrebbe aumentato le valutazioni di alcuni suoi calciatori per migliorare i propri bilanci, in modo da aggirare le regole del FPF ed iscriversi al campionato di Serie A.