Cronaca

Quale futuro?


Storia del Curriculum 

Potrebbe essere anche giusto non farci carico dei nostri concittadini meno fortunati, ma analizzando un po' più da vicino la questione derivante dalla complessità di trovare un lavoro oggi, per giovani e meno giovani, deriva da molteplici fattori primo, fra tutti il mondo del lavoro, che ha subito ingenti trasformazioni sotto il profilo dell'innovazione tecnologica, ma non solo… Le regole di ingaggio spesso non chiare di certo non lo favoriscono.   Non è vero che i giovani di oggi sono tutti poco entusiasti del lavoro.  Ce ne sono di valorosi e con curriculum encomiabili, purtroppo molti sono costretti ad andare fuori Italia perché il lavoro dà più soddisfazione immediata ed è meglio remunerato. La cosa fondamentale che fuori il lavoro esiste è, l'Italia la morte del Paese stesso, Italia è vecchia, non c'è ricambio generazionale.  

Le nostre università funzionano anche bene, sono invidiate anche all'estero, poi una volta usciti il buio più totale, si apre un baratro dal quale non se ne esce più fuori.  Questa è la pecca italiana, ma i giovani in gamba ci sono. È il sistema italiano che, una volta usciti dall'università, pone ostacoli anche per chi vuole rendersi indipendente dalla famiglia.  In Italia c'è un problema non indifferente che va a sfavore di chi cerca lavoro e non è che non lo trova è l'Ignoranza, la mancanza di Rispetto e di Considerazione, innanzitutto del Governo di chi sta a capo della nostra Nazione, di conseguenza delle Aziende e del Settore Risorse Umane, mi spiego meglio, vi porto un esempio di una persona che per privacy chiameremo Maria.

Lei si occupa di Ristorazione da sempre, ma purtroppo dopo il Covid il suo settore è stato quello che ha subito di più, quindi Maria pur di lavorare ha cercato lavori in diversi settori. Ha inviato almeno 150 Curriculum che vanno dal settore smart working alle consegne, al settore delle pulizie, a quello di segretaria, lavapiatti, aiuto cuoco, cameriera, ecc. ecc., Maria ha superato la soglia dei 50anni, quindi in Italia si è già penalizzati (non siamo nel resto d'Europa che anche a 50/60 e se fosse necessario anche a 70 anni si troverebbe lavoro) qui diciamo quasi a 30 anni sei fuori. 

Maria dall'invio dei suoi 150 Curricula non ha mai ricevuto una risposta né un contatto sia in negativo che in positivo. Un suo amico Giovanni avrebbe diritto al Collocamento mirato Legge 68 del 99, ma anche lui ha inviato almeno 230 Curricula, e pur avendo di diritto il collocamento mirato, non solo non rispondono, ma quelle poche Aziende che hanno risposto gli propongono lavori  che sanno molto bene non potrebbe/dovrebbe svolgere... non gli puoi andare a  proporre lavori di manovalanza nei cantieri ecc. ecc.  

Ora io mi chiedo, ma le Aziende che inseriscono Inserzioni per la ricerca di Personale e poi quando si inviano i Curricula non si degnano di dare risposte, né in positivo, né in negativo, o i Settori Risorse Umane, che hanno il compito di trovare personale per le Aziende in vari settori che logica hanno se poi non fanno il loro lavoro? 

E' un servizio che non ha esigenza di esistere, è solo una perdita di tempo e denaro, quindi sarebbero da chiudere. Si risparmierebbero diverse migliaia di euro senza pagare più gente che tanto non lavora per ciò a cui sarebbe preposta. Faccio un appello. Mi rendo conto che non è giusto farci carico di nostri concittadini che possono lavorare e che sono perfettamente in grado di lavorare, ma credo che, come prima cosa, si debbano fare dei controlli più che meticolosi nelle Aziende che inseriscono Inserzioni e che poi non rispondono in quanto il Governo dà benefici alle Aziende che assumono... ma le Aziende assumono veramente?  O Magari fanno solo vedere su carta che hanno assunto per prendersi benefici che il Governo gli mette a disposizione??? 

Io credo che sarebbe opportuno rivedere la situazione in toto, inserire un organo che controlli tutte le Aziende che inseriscono Inserzioni lavorative, quante assumono veramente, quante rispondono a tutte le candidature che gli arrivano, quante Aziende sono reali e quante farlocche, e che non ci deve essere un limite di età nelle assunzioni, soprattutto nel mondo dell'artigianato, libere professioni, nel settore privato, nel settore commerciale, perché se una persona che è nella fase che va dai 45 ai 70  anni e ancora in grado di lavorare, ha delle esperienze alle spalle, credo, ritengo e presumo che debba comunque essere presa in considerazione.

Facendo ciò si dà modo alla persona di non pesare sulla società, gli si dà la Dignità di cui ha bisogno, in quanto sappiamo molto bene che andando in Pensione in Italia, si muore letteralmente di fame,  poi non ci chiediamo perché uno se ne va dall'Italia, in Germania, come anche in Spagna se si ha bisogno di lavorare o abbiamo ancora la forza per lavorare c'è la possibilità senza problemi di essere assunti.

In Germania è capitato che un italiano di circa 70 anni sia andato a chiedere lavoro in alcune attività del settore ristorazione. Il titolare di un locale si è messo a tavolino con lui chiedendogli l'esperienza  aveva avuto, e che idea di guadagno aveva in base alle sue esigenze, il titolare ha risposto che in base alla sua esigenza avrebbe dovuto fare determinate ore settimanali, che avrebbe avuto un pomeriggio e un giorno libero a settimana. Ha fatto un periodo prova e dopo è stato assunto con contratto regolare.

Vi sembra normale che nel nostro Paese non ci sia alcun tipo di rispetto, che siamo considerati solo persone che devono pagare solo le tasse, a partire da quelle universitarie, emigrare dal Nord al Sud o dal Sud al Nord per la scelta dell'Università che si vuole frequentare, devono mantenersi come meglio possono, vedere come potersi rimboccare le maniche, essere sempre penalizzati da un Governo che non pensa alle esigenze dei Cittadini, ma dai quali poi pretende i voti, e andiamo sempre più a fondo... E i genitori sono sempre più soli, perché i figli sono costretti ad emigrare per poter trovarsi un lavoro che sia adatto alle loro esigenze, al loro stile di vita, che siano presi in considerazione per gli studi fatti. Si, perché  in passato si sono diplomati, nel presente vanno all'Università, magari per una laurea Triennale, Erasmus, Master, Stage, Unione Europea... Finalmente si laureano, CV, Partita IVA... e quale futuro? Andare all'estero, dove chi offre lavoro è più rispettoso, civile e dà la possibilità alle persone di formarsi una famiglia.  Opportunità che qui in Italia NON  ESISTONO.

Autore UNI.WELLNESS BY MoSaMe
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