Salute

Il farmaco anti-Covid Paxlovid sarà disponibile in 50mila dosi al mese a partire da giugno

"La Cts di Aifa è in corso e c'è un chiaro orientamento a favore per aggiungere i medici di famiglia ai prescrittori degli antivirali. La decisione verrà sviluppata nei prossimi giorni".

Questo è quanto ha dichiarato ieri Nicola Magrini, direttore generale dell'Aifa, durante una conferenza stampa al ministero della Salute, aggiungendo che"ci sarà anche una formazione adeguata per i medici di famiglia. Molnupiravir è invece meno efficace e ci sarà un minore investimento".

Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir) è il primo farmaco antivirale orale ad essere stato autorizzato da EMA per il trattamento del COVID-19 in soggetti adulti, non ospedalizzati e ad alto rischio di sviluppare una malattia grave da COVID-19.

Il medicinale contiene due principi attivi, nirmatrelvir e ritonavir, presenti in due compresse distinte: nirmatrelvir agisce riducendo la capacità 
del SARS-CoV-2 di replicarsi nell’organismo, mentre ritonavir (farmaco già da tempo utilizzato nel trattamento dell’infezione da HIV) non ha attività antivirale ma funziona da booster farmacologico prolungando l’azione di nirmatrelvir.

Paxlovid deve essere somministrato il prima possibile dopo la diagnosi di COVID-19, non oltre 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. Il trattamento 
consiste nell’assunzione di due compresse di nirmatrelvir e una compressa di ritonavir, due volte al giorno, per 5 giorni (fonte Aifa).

Autore Vincenzo Petrosino
Categoria Salute
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