Veniva dato quasi per scontato un successo elettorale alle presidenziali argentine da parte del candidato populista Milei.

L'esito del primo turno tuttavia lascia aperta la porta dell'incertezza, visto che servirà il ballottaggio di metà novembre per decidere chi sarà il prossimo presidente del paese sudamericano, chiamato a risolvere una crisi economica drammatica con l'inflazione al 138%, mentre il tasso di povertà supera il 40%.

Il peronista Sergio Massa, ministro dell’Economia uscente, ritiene di poter risollevare l’economia con le ricette tradizionali così come il valore del peso.

Di contro l’ultra-liberista Javier Milei vuole legare al dollaro l’economia Argentina, come fatto già da alcuni paesi sudamericani (Panama, Ecuador e El Salvador).

Proprio l’impostazione diametralmente opposta dei due candidati rende assolutamente incerto l’esito del ballottaggio.