Una situazione particolare quella dell’Arsenale Spezzino e gli altri 16 enti che gli gravitano attorno.

Negli ultimi periodi si parla di un possibile collasso, una condizione di stallo recante danno economico alla città.

è vero, questa estate il Ministro Elisabetta Trenta aveva garantito circa 2000 assunzioni nel comparto Difesa a livello Nazionale ma nella manovra finanziaria del governo Lega – 5 Stelle non c’è traccia, l’attuazione del Piano Brin non ha ancora visto nessuna concretizzazione, le infrastrutture della base sembrerebbero aver vissuto tempi migliori ma noi vogliamo comunque provare ad essere propositivi, polarizzare gli estremi e guardare da un’altra prospettiva:

- Nel biennio 2017/2018, solo in arsenale, ci sono state circa 100 assunzioni di personale militare transitato all’impiego civile. Ragazzi giovani e con una prospettiva lavorativa superiore ai 30 anni.

- L’80% di tale personale risiede nella nostra provincia con a seguito le rispettive famiglie.

- Solo il 20% dei transitati ha inoltrato richiesta di trasferimento verso altre sedi.

- Trasmissione del Know How garantita per il loro tramite.

Ricordiamo che, una previsione non molto remota della Pinotti, parlava di un incremento non di poco conto di militari che sarebbero transitati nel nostro Ministero entro il 2023.

Di fatto, e soprattutto dal 2016 ad oggi, l’unico personale neo assunto in tutta la Difesa è proprio quello citato e, a nostro avviso, fino a quando non interviene un piano politico ben strutturato, sono e saranno l’unico contenitore da cui attingere.

Oggettivamente trattasi di personale proveniente dal mondo militare, con una forma mentis diversa e problematiche riferite ad una nuova condizione di vita ma che gradualmente, anche e soprattutto attraverso le conoscenze e l’esperienza dei lavoratori più “Vecchi”, possono trovare la giusta dimensione in un’ottica di sviluppo futuro.

è anche vero che molti, transitati per motivi sanitari, richiedono un’assegnazione piùconsona alla loro condizione, magari più vicino alle famiglie ed ai luoghi di cura ed è fondamentale procedere ad una rimodulazione dei vari protocolli d’intesa siglati tra OO.SS. e Persociv inerenti la mobilità straordinaria ed ordinaria.

Di quest’ultima ad esempio, il cui bando sarebbe dovuto essere indetto ogni anno, dal 2016 non vi è traccia.

A nostro avviso andrebbe rivisto anche il protocollo sulla mobilità straordinaria il quale prevede criteri troppo restrittivi; ad esempio il dipendente può richiedere un trasferimento finalizzato all’assistenza di un parente portatore di handicap (104/92) o se il dipendente stesso ne è portatorecon una connotazione di gravità, ossia Art. 3 Comma 3.

Di fatto non considerando l’art.21 della stessa legge che prevede, per i lavoratori con disabilità con connotazione non grave (Art.3 Comma 1), la possibilità di scelta e trasferimento del posto di lavoro.

Noi crediamo che in questo momento storico se non ci adeguiamo ai fatti si rischia di rimpiangere quel che è stato e al fine di garantire un futuro all’arsenale stesso e alla città tutta, dovremmo unire ogni idea futuristica progettuale, attraverso un percorso fatto di incontri tra tutte le parti sociali interessate. OO.SS., politica locale/nazionale, Ministero Della Difesa e Stati Maggiori.

Cogliamo l'occasione per augurare buone feste a tutti voi dipendenti del Ministero Della Difesa ed ai vostri cari.

COMIT