Queste le dichiarazioni del tecnico della Fiorentina, Stefano Pioli, a fine gara dopo la sconfitta casalinga della sua Fiorentina per 1-0 ad opera del Frosinone, penultimo in classifica.
«Era difficile prevedere una partita così, le ultime due prestazioni erano state più convincenti. Oggi non abbiamo cominciato male, ma abbiamo proseguito con poco ritmo e qualità.
Non vinciamo da troppo tempo. Una vittoria oggi ci avrebbe messo in una posizione di classifica migliore, non abbiamo spinto e difeso come sappiamo, è andato tutto storto.
L'ambiente ci ha sempre sostenuto, oggi era difficile che ci fossero atteggiamenti diversi da quelli che ci sono stati alla luce della prestazione. Siamo responsabili delle nostre prestazioni. Dobbiamo dimostrare che non siamo quelli di oggi fin dalla prossima partita [contro il Bologna, ndr].
Non è stata la nostra giornata sul piano tecnico e del ritmo. Non ci aspettavamo una prestazione così al di sotto delle nostre possibilità. Abbiamo sbagliato la partita di Cagliari, ma fino a un mese fa giocavamo bene. Oggi ci è mancato un po' tutto. Quando non metti un ritmo superiore, rischi di perdere.
Ci è mancata qualche giocata. Sulle palle inattive potevamo sbloccare la partita, sarebbe stata una gara diversa, ma la prestazione non è stata all'altezza. Dobbiamo prepararci bene alla prossima partita, il campionato è lungo e abbiamo la Coppa Italia.
Mi sento deluso sicuramente, ma non tradito. Sono arrabbiato con me stesso perché non sono riuscito a cogliere segnali che forse c'erano. La prestazione è stata molto diversa da quello che mi aspettavo. Vi posso assicurare che fino a un minuto prima di entrare in campo avevo visto la squadra motivatissima, concentrata, attenta, sapeva che era un'occasione da sfruttare per accorciare una classifica in avanti. Siamo stati troppo sotto le nostre possibilità, a livello tecnico, di ritmo, di determinazione, di tutto.
La colpa è nostra, siamo i responsabili di questa brutta prestazione. I fischi ci stanno tutti e sono meritati per oggi. Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche e dimostrare che oggi non ha giocato la vera Fiorentina. I tifosi? Hanno dimostrato che quando le prestazioni della squadra sono state quelle giuste ci hanno sempre sostenuto. Oggi avevano le loro ragioni, la squadra non ha giocato da Fiorentina. Capisco le difficoltà, ma oggi la mia squadra non c'è stata sul piano della determinazione, del carattere.
Avevo avvisato i miei giocatori che non sarebbe stata una partita facile, noi non siamo stati abbastanza squadra, abbiamo reagito individualmente e non da squadra. Sapevamo che affrontavamo un avversario molto schiacciato, molto basso, dovevamo avere pazienza, lucidità e ritmo. Le partite si vincono molto più facilmente giocando a livello collettivo piuttosto che a livello individuale. Oggi tutti i giocatori che sono scesi in campo, l'allenatore in primis, hanno sbagliato gara.
Il mio futuro? E' il momento meno opportuno per parlarne, adesso dobbiamo dimostrare che non siamo quelli di oggi».
Forse per Pioli è il momento meno opportuno per parlare del suo futuro... e ciò è comprensibile, ma non sembra pensarla così la società viola, che dopo qualche ora dalla fine della gara ha rilasciato la seguente nota:
"A seguito della grave sconfitta con il Frosinone, la proprietà e la dirigenza della Fiorentina si riuniranno durante le prossime 48 ore con l'obiettivo di analizzare con lucidità la situazione e individuare tutte le misure volte a garantire l'impegno ed auspicabilmente i risultati della squadra in vista degli impegni dell'ultima parte dell'anno sportivo.
Si vuole rivedere la squadra forte e promettente vista in più occasioni durante questa stagione."
Difficile credere che dopo un simile comunicato Pioli possa continuare ad essere l'allenatore dei viola per il prosieguo della stagione, che può essere salvata solo grazie alla Coppa Italia. Ma superare l'Atalanta di questo periodo con un squadra che non sa neppure come posizionarsi in campo, addirittura contro un'avversario che lotta per non andare in Serie B, è più che un azzardo, una vera e propria utopia. Ed è difficile che Pioli sia in grado di rimediare ad una situazione di cui lui, più che i giocatori, è il principale responsabile.
Il problema, per la dirigenza viola, è però trovare un allenatore, in questo momento della stagione, che sia disponibile, che possa dare delle certezze e che sia gradito anche alla tifoseria... un allenatore che non sia solo un ripiego per arrivare alla meno peggio alla fine della stagione.
Montella, Di Francesco... chissà... Di certo è che se dopo queste 48 ore Pioli sarà ancora l'allenatore della Fiorentina, sarà solo perché i dirigenti viola non avranno trovato una figura adatta per sostituirlo.