A Piacenza, il progetto di riqualificazione che vede protagoniste la società guidata da Umberto Lebruto, FS Sistemi Urbani, e quella capitanata da Gianpiero Strisciuglio, RFI, mira a modernizzare e rendere più sostenibile la città emiliana. Al centro dell’intervento la stazione di Piazzale Marconi e il Polo Logistico di Le Mose.


La trasformazione di Piacenza grazie alle società guidate da Umberto Lebruto e Gianpiero Strisciuglio

Alcune società del Gruppo Ferrovie dello Stato sono impegnate a Piacenza in un progetto di riqualificazione che renderà la città più moderna, sostenibile e funzionale. Una metamorfosi che partirà dalla stazione ferroviaria di Piazzale Marconi, la quale sarà riorganizzata al fine di aumentarne la sicurezza e l’accessibilità, e dal Polo Logistico di Le Mose, con il trasferimento e il conseguente efficientamento dello scalo merci, per poi estendersi anche alle aree non più necessarie all’attività ferroviaria. A dare il via ufficiale alle operazioni è stata la firma del nuovo Protocollo d’intesa per la rigenerazione urbana e la creazione di un Hub Intermodale a Piacenza, siglato lo scorso 19 luglio alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto, e dell’Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana Gianpiero Strisciuglio. Pure la Regione Emilia-Romagna, rappresentata dall’Assessore Vincenzo Colla, e la Sindaca del Comune di Piacenza Katia Tarasconi hanno apposto la propria firma.


Il progetto coordinato dalla società guidata da Umberto Lebruto: i dettagli

Tra gli interventi primari del progetto c’è la riqualificazione della stazione ferroviaria di Piazzale Marconi che vedrà rinnovati sia l’edificio viaggiatori che i sottopassi, oltre ad altre aree della stazione dove verranno creati nuovi servizi per la comunità. Affidata a RFI, la progettazione del nuovo scalo merci punterà ad integrare il Polo Logistico di Le Mose con l’infrastruttura ferroviaria esistente. Servizi pubblici e infrastrutture di mobilità sorgeranno invece nelle zone non più interessate dalle attività ferroviarie, come i binari della stazione attualmente adibiti al trasporto merci che saranno smantellati a seguito del trasferimento delle attività logistiche a Le Mose. Il Protocollo prevede inoltre la cessione anticipata di alcune aree che diventeranno parte integrante della strategia del Contratto di Fiume, un progetto per valorizzare i territori lungo il Po’. Il coordinamento delle operazioni è affidato alla società del Gruppo FS guidata da Umberto Lebruto, FS Sistemi Urbani, che ha l’incarico di sviluppare un masterplan volto a sostenere lo sviluppo dell’intermodalità e la riqualificazione delle aree ferroviarie. La società si occuperà anche della valutazione delle aree necessarie per la costruzione del nuovo Hub del Ferro.