Semplici: “Per Lukaku è soltanto questione di tempo. Conte lo conosce meglio di tutti. L’Inter resta la favorita per lo scudetto”

Leonardo Semplici parla a Marte Sport Live: “Non credo che Lukaku abbia bisogno di un gioco più offensivo per esprimersi megli perché Conte lo conosce meglio di chiunque altro e lo ha sempre messo nelle condizioni di essere determinante in tutte le squadre in cui lo ha allenato. Penso che sia solo questione di tempo, di meccanismi e di condizione atletica. Secondo me già entro la fine dell’anno il belga sarà più decisivo per il Napoli. E’ vero che Lukaku era abituato a giocare con un altro attaccante vicino e quindi il peso offensivo era diviso per due. Giocando con due attaccanti larghi in questo momento fa più fatica, ma penso sia solo questione di tempo. Il concentramento di tante squadre non l’ho quasi mai visto, per il campionato i veri valori possono però ancora variare queste posizioni, visto che molte squadre hanno cambiato allenatore e devono assestarsi. C’è un equilibrio che negli altri non c’era. La favorita resta l’Inter, anche se inconsciamente pensi più alla Champions. L’Atalanta la vedo più matura, non penso che incapperà in quei momenti di flessione mostrati negli scorsi campionati. La vittoria dell’Europa League ha dato quella convinzione di potersela giocare con tutti, anche per il titolo. Ovviamente in questa lotta per il tricolore il Napoli c’è”.  


Cané: “Per me il Napoli è già in Champions, ma Lukaku dovrebbe dare di più. E’ costato 30 milioni di euro”

Jarbas Faustinho Cané parla a Marte Sport Live: “Lukaku era un giocatore da non prendere, se non altro per il prezzo: 30 milioni sono tanti. Se fosse costato la metà… Secondo me, è stata la prima mossa sbagliata di questa stagione. Neres? Due anni fa il Napoli ha vinto il campionato senza queste riserve, ma chi entrava stava a mille: il perché non lo so dire. In questo momento, però Conte si trova anche in difficoltà. Con Lukaku, ad esempio, che fai? Se fosse arrivato ad un prezzo più basso, sarebbe stato un affare; ieri, invece, abbiamo visto che un giocatore di 30 milioni dovrebbe dare di più. E’ una questione di impostazione del gioco. Però Romelu sta entrando nel cuore dei napoletani, sa che i tifosi, quando stimano un calciatore, vanno fino alla morte per lui. Oggi l’allenatore, con la sua nuova impostazione, sta andando benino. Per me, sono già in Champions. Sono un ‘napoletano di Rio de Janeiro’, come il titolo del libro che mi è stato dedicato? Sono italiano dal 1970 e mi sento anche cittadino napoletano. A tutti dico di essere stato fortunato, perché sono nato a Rio e perché poi ho vissuto a Napoli: per me, tutto ciò è motivo di grande soddisfazione. Sono bisnonno a Napoli e morirò a Napoli. Se ho mai subito episodi di discriminazione nei miei confronti, qui? Ho subito malignità, nella vita, ma ho grande forza nel mio animo e i discorsi razzisti non mi hanno mai toccato. Abitavo nella sede del Napoli, nel campo Collana, e giocavo con i ragazzini di scuola: quando mi chiamavano in un certo modo, li apostrofavo a mia volta, chiamandoli ‘bianchi’. Il segreto dei ragazzi carioca come me era la capacità di sorridere sempre, come i napoletani di una volta. Ora è diverso, ho i nipotini che vivono in un altro clima e provo molto fastidio per questo”.


Damiani: “Il Napoli può vincere lo scudetto, le contendenti sono piene di problemi. Lukaku? Deve ritrovare la migliore condizione”

Oscar Damiani parla a Marte Sport Live: “I risultati partono da una grande società, poi da un bravo allenatore e ovviamente senza i calciatori bravi non si vince nulla, ma avere alle spalle un team di prim’ordine è sempre un vantaggio. Il primato del Napoli? Le altre sono piene di problemi, l’Inter va un po’ a singhiozzo, il Milan meglio che non mi pronunci, l’Atalanta potrebbe giocarsela con gli azzurri, che a mio avviso sono favoriti per il titolo. A parte il grande allenatore, il gruppo parte dal presupposto di aver fatto male lo scorso anno, quindi c’è voglia di rivalsa in tutta la squadra. Lukaku? E’ un grande giocatore ma dev’essere nelle migliori condizioni atletiche e non sempre l’ho visto brillante, se recupererà la forma migliore diventerà fondamentale. Arbitri? Faccio fatica a capirci, è diventato tutto molto complicato, si guarda al Var dieci volte un episodio, non è più il calcio dei miei tempi, la tecnologia può aiutare ma il contatto ha sempre fatto parte di questo sport, ai tempi nostri ci davamo certe botte e continuavamo a giocare”.


Chiacchio: “Non credo che Conte rischi il deferimento: non ha detto qualcosa di grave ed offensivo nel post Inter”

Eduardo Chiacchio parla a Marte Sport Live: “Non penso che Conte rischi il deferimento per quello che ha detto domenica dopo Inter-Napoli perché non mi pare abbia riferito qualcosa di particolarmente grave ed offensivo. Certo, sotto la luce dei riflettori è consigliabile essere prudenti nelle esternazioni, ma staremo a vedere se il Procuratore Federale deciderà di deferirlo. Un deferimento disciplinare avviene così: dapprima c’è la pubblicazione delle indagini, al termine delle quali si può anche giungere ad un patteggiamento ‘ante causam’; in caso contrario, si notifica l’atto di deferimento, un vero e proprio rinvio a giudizio in sede disciplinare dinanzi al Tribunale Federale Nazionale. L’uso della parola ‘retropensiero’ e di quel ‘fidatevi’, ripetuti da Conte, producono possibili sospetti? Penso che ci sia stata una valutazione di carattere generale, non riferita all’episodio singolo. L’auspicio è che questo campionato così bello possa essere vissuto in un clima di maggiore serenità. Godiamoci la sorpresa di vedere Fiorentina e Lazio lì in alto, con il Napoli primo in classifica, senza alimentare una cultura del sospetto che non fa bene a nessuno”.


L'OPINIONE - Ferri: "Buongiorno è uno dei difensori più forti in Serie A, fa reparto da solo"

“Buongiorno a livello di Serie A e per l’età che ha è uno dei più forti. Non voglio essere di parte, io conosco Alessandro da quando aveva 8 anni, da quando è arrivato al Torino. Sono contentissimo per lui, Conte è andato sul sicuro, perché Buongiorno - ha detto l’allenatore ed ex Torino Giacomo Ferri a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live-  fa reparto da solo e chi gioca con lui alza il rendimento. Alessandro può ancora migliorare nell’esperienza, è da pochi anni che gioca in questa categoria, ma il suo miglioramento non arriverà nel corso degli anni ma sarà veloce, arriverà mese dopo mese. Questo perché Alessandro è un ragazzo straordinario, che capisce immediatamente i propri difetti e per questo in 3 secondi riesce a migliorarsi. Per quanto riguarda la lotta al titolo, l’Inter è ancora la favorita, ma dall’inizio del campionato ho messo anche Napoli e Juventus in lizza. Sono per me le tre squadre più organizzate. Vorrei inserire anche il Milan, ma credo che quelle tre siano le favorite. Non mi aspettavo l’exploit di Lazio e Fiorentina, però Baroni è un allenatore bravo ed esperto, non era facile dare un gioco e un’identità ad una squadra che ha cambiato ciclo. Lo stesso dicasi per Palladino alla Fiorentina. Stanno facendo tutti e due benissimo e mi fa piacere per loro, visto che sono partiti dal settore giovanile e hanno fatto la gavetta”.