Ufficialmente 63 i militari russi uccisi dagli ucraini in un attacco nel Donetsk, ma il loro numero potrebbe essere molto più alto
Makiivka è una città di circa 350mila abitanti che sorge a 15 Km ad estdi Donetsk, capoluogo dell'omonimo oblast, con cui forma, in pratica, un unico agglomerato urbano. Il 31 dicembre, secondo quanto riporta lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo aggiornamento quotidiano, in quella città l'esercito ha colpito fino a 10 "unità di equipaggiamento militare russe di vario tipo", senza però fornire dati in merito, anche sul numero di soldati russi (ospitati in un edificio scolastico) rimasti uccisi nell'attacco.
In precedenza, il 2 gennaio, il Dipartimento per le comunicazioni strategiche dell'esercito ucraino aveva dichiarato che erano stati 400 i militari russi uccisi e almeno altri 300 quelli che erano rimasti feriti.
La Russia ha confermato l'attacco ma, secondo quanto riporta l'agenzia Ria Novosti, il numero di militari rimasti uccisi sarebbe di 63. L'attacco, sempre secondo la Novosti, sarebbe stato portato utilizzando un sistema di razzi a lancio multiplo HIMARS: dei sei missili lanciati contro l'obiettivo, due sono stati abbattuti.
In precedenza, l'Ucraina aveva dichiarato di aver abbattuto tutti i 39 droni che lunedì la Russia aveva lanciato, per la terza notte consecutiva, contro obiettivi civili su Kiev e su altre città.
Sempre oggi, la Tass riporta le dichiarazioni del vicecomandante dell'aeronautica e della difesa aerea bielourusso, Anatoly Bulavko, che in una intervista televisiva ha affermato che l'aeronautica bielorussa e le sue difese aeree sono pronte a qualsiasi evenienza e hanno adottato misure adeguate per garantire la sicurezza del paese, facendo riferimento al missile ucraino abbattuto sopra la Bielorussia alla fine di dicembre.