William Labov, il celebre linguista statunitense e pioniere della sociolinguistica, è morto il 17 dicembre all'età di 97 anni. Labov è ampiamente riconosciuto come il fondatore della sociolinguistica, la disciplina che esplora le connessioni tra il linguaggio e le strutture sociali. La sua ricerca ha rivoluzionato il modo in cui comprendiamo le variazioni linguistiche, dimostrando che il linguaggio è profondamente influenzato da fattori sociali come classe, età, genere e contesto culturale.
Nel corso della sua carriera, Labov ha condotto studi fondamentali, tra cui l'analisi delle varianti linguistiche nelle diverse comunità di New York, che hanno messo in evidenza come le scelte linguistiche possano riflettere dinamiche sociali e storiche. I suoi lavori hanno gettato le basi per l'uso di metodi quantitativi nell'analisi linguistica, aprendo la strada a un nuovo approccio scientifico al linguaggio.
Labov ha anche contribuito a ridefinire il ruolo delle lingue vernacolari, sostenendo che tutte le varianti linguistiche hanno valore e legittimità. La sua eredità vive non solo nell'accademia, ma anche nel modo in cui il linguaggio viene visto come un fenomeno dinamico e legato alle esperienze sociali. La sua morte segna la fine di una carriera straordinaria che ha lasciato un'impronta indelebile nel campo della linguistica e delle scienze sociali.