Sulla base degli ultimi dati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana, il rientro della stazione spaziale cinese Tiangong-1 è adesso stimato per le 2.39 del 2 aprile, con una finestra di incertezza tra le 2 e le 4 ore.
Rispetto alle ipotesi precedenti, le regioni Liguria, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Umbria non rientrano più nella fascia di quelle interessate all'impatto che, invece, continua a rimanere valida per Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Sardegna e l’isola di Lampedusa nella regione Sicilia.
Inoltre, la possibilità che uno o più frammenti della stazione spaziale Tiangong-1 possano cadere sul territorio italiano (terre emerse) si è abbassata intorno allo 0,1%. Le previsioni di rientro sono soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento della stazione spaziale stessa rispetto all’orientamento che assumerà nello spazio e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all’attività solare.