Paul McGregor si racconta con autenticità nel suo esordio letterario, “Emozioni”: una raccolta di poesie e racconti nata dal cuore e destinata a chiunque voglia ascoltare il proprio. Un'intervista intima e intensa, tra ispirazione quotidiana, ferite trasformate e un sentito omaggio a Carla Fracci.

 Paul, la tua opera “Emozioni” riflette una particolare attenzione alla psiche umana. Cosa ti affascina?

Io credo che il pensiero sia molto importante. Sono i nostri pensieri a colorare la nostra vita, sono i nostri pensieri a creare domande che, anche quando rimangono senza una risposta certa, ci spingono comunque a interrogarci nel tentativo di migliorare noi stessi, sono i nostri pensieri che muovono le nostre azioni, che influenzano il nostro modo di vedere il mondo, e noi stessi calati in lui. Da un’idea, da una domanda, da un desiderio, da un sogno, può cambiare il corso della nostra vita, ecco perché i pensieri sono importanti, soprattutto quando la nostra mente è guidata dal nostro cuore.

Nei racconti e nelle poesie si possono intravedere echi delle tue esperienze personali? Avresti il piacere di illustrarli al tuo pubblico?

I miei componimenti riflettono le emozioni legate ai ricordi, agli insegnamenti, e soprattutto ai cambiamenti, nati dalle mie esperienze di vita. Quando scrivo io non risparmio niente, soprattutto gli aspetti negativi del mio vissuto, come le paure, le angosce, i fallimenti, le ferite, perché credo che comunque, in ogni forma di sopportazione, si nasconda sempre il seme di una futura rinascita. La mia scrittura ricalca le mie esperienze di vita perché è essa stessa una mia grandissima esperienza di vita, dai mille colori, a volte brillanti, a volte oscuri, ma sempre e comunque miei, perché sono catturati dai riflessi della mia anima. Le nostre esperienze non sono altro che il libro che, tutti noi, scriviamo ogni giorno nel cammino che percorriamo nel mondo.

Credi che la letteratura abbia il potere di veicolare l’animo di ognuno? Perché?

Io credo che leggere equivalga a viaggiare. Pur restando fermo, chiunque, leggendo, può salire a bordo della propria immaginazione, e lasciarsi trasportare in luoghi sconosciuti che, però, poi diventano familiari, perché le riflessioni che la lettura scatena sono un modo, emozionante e sincero, di interrogarci su noi stessi, per conoscere sempre meglio che cosa si nasconda dentro di noi. Grazie alla lettura io stesso ho ampliato le mie vedute, ho cambiato il mio modo di pensare, ho partorito sogni, ho sposato idee nuove. Quanto alla scrittura che creo io, e che affido alla lettura degli altri, a me piace sempre dire che i miei componimenti sono un biglietto di sola andata per un viaggio che ha come destinazione gli orizzonti del cuore.

Al momento, stai lavorando a qualche nuovo scritto?

Io continuo a scrivere ogni volta che ne ho la possibilità. Un giorno qualunque, grazie a un componimento che creo aprendo il mio cuore, diventa una giornata da incorniciare. Io sono alla continua ricerca di un’ispirazione, dei messaggi che si nascondono nelle cose che mi circondano e negli sguardi delle persone che incontro. La mia anima non sta mai ferma, ed è questo il motivo per cui, le mie mani, fanno altrettanto, perché la seguono, e mettono su carta il mistero della mia intimità. Il mio scritto migliore è, e resterà sempre, quello che devo ancora creare.

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