Il primo meeting di politica monetaria del 2019 non ha regalato sorprese in Brasile.

La Banca centrale di quel Paese, infatti, ha deciso di lasciare il Selic al 6,50%, tenuto conto che lo scenario economico presenta ancora dei rischi. Una decisione, va detto, comunque attesa dagli analisti.

La decisione del presidente Ilan Goldfajn, che a breve dovrebbe essere sostituito da Roberto Campos Neto nominato dal presidente Jair Bolsonaro, è motivata dai dati macro che registrano un’inflazione più bassa rispetto alle attese che si accompagna ad una domanda interna debole, che ha suggerito al board di politica monetaria guidato dal presidente Ilan Goldfajn di continuare ad avere un atteggiamento accomodante.

Incerte le prospettive su future decisioni riguardo l'aumento dei tassi che alcuni indicano stabile per tutto il 2019, mentre altri ne prevedono possibili variazioni in funzione della ripresa dell'attività economica del Paese, data per certa superate le incertezze politiche relative alle ultime elzioni presidenziali.