Mentre i suoi tifosi attendono con trepidazione la possibilità che vengano annullati i 15 punti di penalizzazione per il caso plusvalenze, la Juventus a breve si troverà ad affrontare un'altra possibile tegola giudiziaria, visto che in questi giorni il procuratore federale Chinè sembra intenzionato a chiudere le indagini riguardanti altre due vicende che avrebbero influito sulla correttezza dei bilanci del club, relative agli stipendi dei calciatori e alle manovre degli agenti.

Per quanto riguarda gli stipendi, la Juventus dovrà dimostrare di non aver eluso le norme per riparare le perdite relative alle stagioni 2019/20 e 2020/21. Durante l'epoca della pandemia, la società aveva affermato di aver registrato un utile di 90 milioni di euro, ma l'accordo raggiunto con i calciatori, in privato, era diverso da quello reso pubblico e  non comportava la rinuncia a quattro mensilità, poiché una parte sarebbe stata recuperata successivamente.

La Juventus dovrebbe prima ricevere il deferimento per la manovra sugli stipendi, mentre il 19 aprile discuterà la questione plusvalenze con il ricorso contro i 15 punti di penalizzazione. A seguire, i suoi avvocati saranno ancora chiamati a difenderla in tribunale per il primo grado del nuovo filone.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, considerando tutti i processi, il club bianconero rischia di uscire con una penalizzazione di 30-40 punti. Ogni penalità deve essere "afflittiva", e considerando i tempi, la Juventus andrebbe a scontarla già in questo campionato.