In merito alle polemiche suscitate dalla notizia relativa ad un bambino di 7 anni deceduto per una banale otite perché curato con metodi omeopatici, pubblichiamo, a scopo di informazione e chiarimento, la seguente dichiarazione del Dr. Marco Del Prete, Presidente di AMIOT, Associazione Medica Italiana di Omotossicologia.
«È sconcertante come la fiducia mal riposta dei genitori nei confronti di scelte mediche probabilmente inopportune, venga strumentalmente usata contro un’intera categoria di professionisti della salute, come al solito per alimentare disinformazione ed odio.
Non esiste "il Medico omeopata", e lo dico come Presidente di una delle più rappresentative associazioni scientifiche del settore. Esiste "il Medico" punto e basta.
Il Medico curerà con medicina complementare laddove necessario - abbiamo ad esempio risultati straordinari sulle allergie, sulle patologie croniche e su tutte le malattie che per essere combattute richiedono un rafforzamento del sistema immunitario - e curerà poi con la medicina allopatica o con la medicina d’urgenza, laddove necessario.
Se come medico pretendo di curare una frattura con un analgesico, sto usando prodotti allopatici ma sto sbagliando comunque, esattamente come chi pretende di usare prodotti omeopatici per patologie che richiedono antibiotici.
Il problema casomai è la formazione del Medici, indispensabile, formazione che proprio chi oggi attacca l’omeopatia si rifiuta sempre di prendere in considerazione.
In USA le scuole che offrono percorsi di studio sulle Medicine Complementari è passato in 10 anni dal 68% al 95%, mentre da noi solo a parlare di formazione nelle università su questi temi qualcuno si strappa i capelli.
La colpa di problemi gravi come questo bimbo mal curato non è dei Medici specializzati in omeopatia, ma esattamente di chi le medicine complementari le osteggia con pregiudizio, che è il più antiscientifico degli atteggiamenti.»