Esteri

La fine della soluzione a due Stati nel silenzio della comunità internazionale che con la scusa dell'antisemitismo promuove i crimini dello Stato ebraico

Per anni, per anni, per anni... ci è stato detto che il conflitto in Medio Oriente poteva esser risolto con la soluzione a due Stati, promossa dalla comunità internazionale e dall'ANP... il motivo per cui non era stata finora avviata alcuna discussione/trattativa in proposito nell'ultimo quarto di secolo? Per colpa di Hamas! Questa la versione ufficiale condivisa in occidente.

È dalla sua nascita, avendolo scritto nell'atto costitutivo, che il Likud adesso guidato da Netanyahu si adopera per creare uno Stato ebraico che vada dal fiume al mare, non riconoscendo la possibilità di uno Stato palestinese, sul territorio della Palestina.

Dopo il tentativo fallito di dar vita ad un Bantustan seguendo l'esempio del Sudafrica al tempo dell'apartheid durante la prima presidenza Trump, l'attuale governo Netanyahu adesso ha annunciato, tramite il ministro Smotrich, che dal prossimo anno annetterà la Cisgiordania come parte integrante dello Stato ebraico, aggiungendo (confidando?) che ciò sarà possibile grazie alla nuova amministrazione che entrerà in carica negli Stati Uniti.

Nonostante tale dichiarazione sia un atto di una gravità assoluta che viola il diritto internazionale, la comunità internazionale non ha replicato... come se neppure fosse stata detta. Eppure Smotrich è stato ben chiaro: ha detto di aver avviato l'iter burocratico per dar seguito nel prossimo anno all'annessione della Cisgiordania.

E adesso quelli che si stracciavano le vesti facendosi venire crisi epilettiche perché dei manifestanti avevano scandito lo slogan Free Palestine che cosa dicono, dove sono?

E la comunità internazionale che fine ha fatto? E la "tedeschina" di Bruxelles che ha preteso di essere rieletta alla presidenza della Commissione Ue e che si faceva prendere dagli svenimenti solo a rammentare Bucha e il conflitto in Ucraina, continua a non aver nulla da dire sull'annessione della Cisgiordania così come non ha detto nulla del genocidio a Gaza? Si registra solo la condanna del ministro degli Esteri Ue, Borrell Fontelles, ma lui a breve non ricoprirà più l'incarico nella prossima Commissione.

E gli altri leader europei? La stessa reazione di von der Leyen. 

In Italia, poi, difficile sperare che un governo (post) fascista non possa applaudire le politiche nazifasciste messe in atto dallo Stato ebraico di Israele: nessuno pensava che Meloni e la sua corte dei miracoli potessero scandalizzarsi... ma le opposizioni? Per il momento, anche da quei partiti silenzio assoluto!

Tutto questo è perlomeno curioso se si pensa che l'Italia, così come un altro centinaio di nazioni, ha firmato lo Statuto di Roma e abbia poi contribuito a dar vita alla Corte Penale Internazionale per perseguire chi ne violi le norme. Ma a che servono allora i trattati internazionali se si fanno rispettare solo in base alla convenienza politica del momento?

E che dire dell'amministrazione Biden con i suoi infiniti penultimatum a Netanyahu? L'ultimo riguardava la consegna di aiuti umanitari a Gaza, ritenuta insufficienti. Israele aveva tempo un mese per avviare un afflusso di aiuti che fosse ritenuto sufficiente a fornire aiuti beni primari alla sopravvivenza delle persone intrappolate nella Striscia, specialmente nel nord.

Israele ha provveduto? No. L'amministrazione Biden - che sarà in carica fino alla fine del prossimo gennaio - che farà? Nulla, come ha sempre fatto finora.

Ma è così complicato condannare lo Stato ebraico se lo Stato ebraico viola il diritto internazionale? Certo che sì, perché all'opinione pubblica è stato fatto credere che criticare un ebreo è sempre e comunque un delitto, perché il popolo ebraico è il popolo eletto (giuro che ho sentito anche questa!) e perché il popolo ebraico ha sofferto tanto (a causa dell'olocausto). In sostanza, secondo questa gente (che esiste realmente in tutto il mondo occidentale) gli ebrei, in tegoria, dovrebbero poter fare fare quello che c... cavolo desiderino, in quanto ebrei. 

Ma siamo sicuri che sia così?

In base a quel che dice la senatrice Segre è così, ma non tutti gli ebrei sono "agenti sionisti", come dimostra la testimonianza di Stephen Kapos, bambino deportato in un campo di sterminio nazista e sopravvissuto all'Olocausto, di cui invece 15 membri della sua famiglia sono stati vittime. Ora, all'età di 87 anni, dice una verità che è davanti agli occhi di tutti: "Gli israeliani stanno usando l'antisemitismo come arma per portare a termine un genocidio contro i palestinesi".

Anche questo ebreo, così come altri come lui sopravvissuti alla follia nazifascista, adesso dovrebbe essere considerato antisemita? 

Autore Giuseppe Ballerini
Categoria Esteri
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