Circoscrizione estero? Nessun candidato di Azione e Italia Viva è stato eletto... neppure Calenda. Anche se non tutti i seggi sono stati assegnati, né Renzi, né Calenda e neppure altri candidati della loro alleanza sono stati eletti nei collegi uninominali di Camera e Senato.

Nonostante ciò, il 7,4% ottenuto dalle "gemelle Kessler", così il duo delle meraviglie era stato soprannominato nei sondaggi pre-voto che circolavano clandestinamente prima delle elezioni, viene da loro descritto come un successo epocale, anche se alla vigilia dichiaravano di voler aspirare al 10%.

Ecco alcune delle dichiarazioni rilasciate quest'oggi da Calenda a commento del voto:

"In meno di due mesi abbiamo costruito una casa per i liberali, i riformisti e i popolari. Una casa per gli italiani che non vogliono un Paese fondato sui sussidi e le regalie ma che vogliono rimanere a testa alta tra i grandi Paesi europei, saldamente ancorati all’Occidente e ai suoi valori". "Nei prossimi mesi si consolideranno tre schieramenti: la destra al Governo; una sinistra sempre più populista che nascerà dalla risaldatura tra Pd e M5s, e il nostro polo riformista. Faremo una opposizione netta e costruttiva"."Abbiamo il compito di dare una rappresentanza stabile e organizzata all’Italia che cerca una politica seria. Con quasi l’8% dei consensi partiamo da solide basi. Avvieremo subito un cantiere affinché questo processo sia ampio e partecipato. ... Faremo gruppi parlamentari unici e parte un processo per costruire un partito che non sia una fusione ma sia più ampio di Azione e Italia viva"."Il Paese ha consapevolmente scelto la strada del populismo. Mi spiace molto che Bonino non entri in Parlamento nonostante gli insulti ricevuti, il Pd l’ha usata nel suo gioco contro di me e lei ha fatto un errore. Mi dispiace anche per Più Europa che scompare". "Ringraziamo i quasi due milioni di cittadini che hanno deciso di votare una lista nata a ridosso delle elezioni. Gli italiani hanno scelto di dare una solida maggioranza alla destra sovranista. Consideriamo questa prospettiva pericolosa e incerta. Vedremo se la Meloni sarà capace di governare; noi faremo un’opposizione dura ma costruttiva. In meno di due mesi abbiamo costruito una casa per i liberali, i riformisti e i popolari".

Ma Calenda ha un reale motivo per autoesaltarsi in tal modo?

Volendo essere largamente ottimisti, rispetto ai sondaggi pre-alleanza, Azione e IV hanno guadagnato il 2,4% rubandolo a Forza Italia e, forse, in minima parte anche al Pd, nonostante la massiccia presenza garantita a quei due partiti sulle tv nazionali, nonostante non avessero una rappresentanza parlamentare tale da giustificarla.

E questo sarebbe un enorme successo?

A Roma, Calenda,  nel collegio uninominale in cui si è presentato, ha preso la metà dei voti della Bonino, impedendone l'elezione, e nonostante ciò incolpa il Pd di averla usata contro di lui!

È evidente che la presunzione di cui si nutre sia ormai fuori controllo, non solo perché continua a definire terzo polo la "sesta" forza politica in Parlamento, ma anche perché è persino arrivato ad anticipare gruppi parlamentari unici tra Azione e Italia Viva, oltre ad un nuovo partito che dovrà nascere dalla fusione di quelle due forze politiche.

Tra qualche settimana, nel caso Calenda e Renzi riescano realmente a formare un unico gruppo alla Camera e al  Senato, avranno già iniziato a litigare, accusandosi a vicenda della responsabilità della separazione. 

Una notizia realmente positiva è che nella prossima legislatura, potremo fare a meno della ingombrante supponenza di una renziana doc come Teresa Bellanova, la sindacalista più aziendalista che l'Italia ricordi non è stata eletta. È già qualcosa.