Stoltenberg: ecco come la Nato reagirà all'invio dei riservisti russi in Ucraina
L'annuncio di questa mattina fatto da Putin, relativo alla mobilitazione di 300mila riservisti da inviare in Ucraina, unitamente a quelli dell'intensificarsi del conflitto e della minaccia di utilizzo di armi nucleari, è stato definito dal segretario generale della Nato, in una intervista rilasciata alla Reuters, "pericoloso e sconsiderato".
Jens Stoltenberg, in una intervista alla Reuters, ha affermato che quanto deciso da Putin è la dimostrazione "che la guerra non sta andando secondo i suoi piani", che le truppe russe sono mal equipaggiate e prive di una linea di comando all'altezza, a ulteriore riprova dell'errore strategico da lui commesso nell'invadere l'Ucraina.
"Faremo in modo che non ci siano malintesi con Mosca su come reagiremo. Ovviamente dipenderà dal tipo di situazione o dalle armi che i russi utilizzeranno. La cosa più importante è prevenire che ciò accada e questo perché siamo stati molto chiari nelle nostre comunicazioni con la Russia sulle conseguenze senza precedenti",
ha detto Stoltenberg, riferendosi ad un possibile uso da parte di Mosca di armi nucleari.
Infatti, in un precedente discorso, Putin aveva dichiarato che se l'integrità territoriale della Russia fosse stata minacciata, avrebbe fatto ricorso a tutti i mezzi disponibili per proteggere il suo popolo, aggiungendo che le sue parole non erano un bluff e che negli arsenali russi sono conservate "molte armi per rispondere".
"Il discorso di Putin - ha dichiarato Stoltenberg - è un'escalation ma non è nemmeno una sorpresa. Eravamo e siamo preparati. Resteremo calmi e continueremo a fornire supporto all'Ucraina. ...È difficile vedere una soluzione a breve termine, finché la Russia non accetterà il fatto che l'Ucraina è una nazione sovrana e indipendente", ha proseguito Stoltenberg. "Quindi, temo che l'unico modo per porre fine a questa guerra sia dimostrare al presidente Putin che non vincerà sul campo di battaglia. Quando se ne renderà conto, dovrà sedersi e negoziare un accordo ragionevole con Kiev".
Stoltenberg ha riconosciuto anche che i membri dell'alleanza hanno fornito un supporto senza precedenti all'Ucraina e che gli alleati della NATO adesso hanno bisogno di ricostituire le loro scorte di armi e munizioni. Poiché la NATO era preparata ad un conflitto di lunga durata, ora è in stretto dialogo con l'industria della difesa per ricostituire le sue scorte belliche.
Stoltenberg ha poi aggiunto anche che la Cina è tra le sfide alla sicurezza che la NATO deve affrontare, ma per il momento non vede Pechino come un avversario.