L’ordinanza di chiusura dell'hotel Cavallino Bianco è stata  firmata dal presidente della Provincia autonoma dell'Alto Adige Arno Kompatscher, per la ripetuta inosservanza delle misure anti-Covid  con cui si impone la chiusura totale di dieci giorni all’albergatore Hannes Kühebacher; Sara Cunial ha il proprio domicilio parlamentare nell'Hotel Cavallino BIanco e tale domicilio è tutelato dalla Legge italiana, dalla Costituzione e da diverse sentenze della Corte.
Centinaia di persone si sono radunate  da mercoledì 04/08/2021 davanti all’hotel Cavallino Bianco di San Candido, in Alto Adige, colpito da un provvedimento di chiusura di 10 giorni firmato dal presidente Arno Kompatscher, per la ripetuta inosservanza delle misure anti-Covid.

Tra le persone radunate per  testimoniare  solidarietà  all’albergatore Hannes Kühebacher c'è anche la deputata veneta Sara Cunial che dichiara: «Se c’è ancora un barlume di diritto nel nostro Stato, nessuno oggi si può permettere di chiudere l’hotel Cavallino Bianco. In questo luogo, infatti, si trova il mio domicilio parlamentare tutelato dalla legge italiana, dalla Costituzione e da diverse sentenze della Corte. Tutto ciò in palese contrasto non solo con l’articolo 68 della Costituzione, ma anche con la sentenza della Corte Costituzionale n.58/2004 del Presidente Zagrebelsky, che dispone che  autorizzazione della Camera, nessun membro del parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare».
Il proprietario dell'hotel Hannes Kühebacher afferma: «La mia famiglia gestisce questo albergo da 260 anni e adesso, se non chiudo, minacciano di togliermi la licenza».

La deputata osserva che «essere arrivati a ledere in maniera così violenta, prepotente e vile chi da una vita lavora onestamente, chi porta avanti da generazioni tradizioni e cultura, chi s’impegna costantemente, con rispetto e dedizione, per la propria famiglia, il proprio paese il proprio territorio è segno di quanto questi tempi siano bui ma, allo stesso tempo, di quanto chi alza la testa e agisca con cuore aperto e schiena dritta, faccia paura a chi ci vorrebbe sottomessi e inermi».