Esiste una regola per cui quando un POST ha colpito l’attenzione di chi lo legge bisogna vistarlo con un “mi piace”, commentarlo e condividerlo. Condividere vuol dire investire tempo e risorse in qualcosa che piace, da porre poi sotto l’ala protettiva dei social. Quid pro quo. Dare per avere. Il resto è spam!
Il “Post” nasce per l’appunto dal desiderio dei componenti dello staff “Drop” di condividere con un “pubblico di fiducia” le loro esperienze esotiche, viaggi verso nuovi sapori, colori e ingredienti scoperti nei posti più inconsueti del mondo. Racconti di straordinarie avventure in un piatto e in un bicchiere. Perciò i giovani imprenditori hanno investito su questa nuova location ubicata nella splendida cornice di Coroglio, che condensa cibo di qualità, eventi e professioni creative – senza distanziarsi dall’idea di “performance club” che perseguono da sempre.
Il locale ha aperto i battenti da pochi giorni e già vanta migliaia di presenze serali e un cartellone di eventi degno di essere paragonato ai migliori club e locali legati alla movida napoletana.
Vasta l’offerta enogastronomica tra spuntini, aperitivi, cena e dopo cena: il tutto ispirato alla formula spagnola delle "tapas", ovvero assaggi di cibo locale accompagnati da una vasta scelta di cocktail, pregiati vini e gustose birre. Non solo buon cibo e meravigliosi drink, ma anche live, momenti d'incontro, appuntamenti culturali, degustazioni ed eventi.
Tra i piatti forti del “Post" ce ne sono alcuni molto legati alla tradizione gastronomica partenopea come la “Parmigiana”, altri “american style” come il “Bun con Pulled Pork”, ed alcune simpatiche rivisitazioni come la “Seppia alla puttanesca”… Ampio spazio è stato dato nel menù alla cucina vegetariana e a quella vegana. Tutte le pietanze sono preparate dallo chef Marco Iavazzo come “Spagna docet”, ovvero utilizzando ingredienti legati alla produzione alimentare mediterranea. Le tapas possono essere degustate singolarmente (per soddisfare i languorini) oppure attraverso menù degustazione capaci di ppagare anche gli appetiti più voraci. Ogni tapas può essere potenzialmente accompagnata da un “post alcolico” preparato dagli esperti del bar catering “40 volumi” Carmine Nasti e Viviana Garofalo: bevande che parlano di avventura e meraviglia (come i drink ispirati al Vecchio Mondo), audaci cocktail che si ispirano all’Oriente, altri distintivi e originali che evocano il Nuovo Mondo… E poi ci sono i post alcolici dei poeti, come quello dedicato a Fernando Pessoa che scriveva: “Datemi libri, frutta, un bicchiere di porto, un buon clima e un po’ di musica fuori dalla porta, suonata da qualcuno che non conosco, e sarò felice”.
Lo chef – Marco Iavazzo
Noi siamo la storia, le nostre tradizioni sono all’origine di tutto quanto ci accade. Quelle culinarie, nello specifico, seguono di pari passo gli usi, i costumi, le mode… Marco Iavazzo, giovanissimo chef napoletano ai fornelli del “Post – Aperitif Club”, in questo ambiente nuovo e contemporaneo prepara insalate, panini, piatti “espressi”, tutti in formato tapas: leggeri, golosi, moderni e - allo stesso tempo - fatti con prodotti di altissima qualità, secondo stagionalità e come vuole la tradizione napoletana. La sua è una cucina che invita a mangiare bene e contaminata da influenze “fusion” di sapori e ingredienti dal mondo.
Nel curriculum di Marco tra le tante esperienze – tutte di altissimo livello – ci sono quelle con gli stellati Andrea Ribaldone, Matteo Baronetto, Nino Di Costanzo, Paolo Barrale… Insomma, basta scegliere istintivamente uno dei suoi piatti per essere poi in grado di aggiungere un post “di gusto” alla propria storia!